Tredici sono in carcere, quattro ai domiciliari e per due c’è l’obbligo di presentazione alla Pg. L’inchiesta della Dda, denominata “Doppia sponda”, ha permesso di sgominare due gruppi criminali del Messinese che gestivano un vasto traffico di sostanze stupefacenti anche grazie a stretti collegamenti con esponenti di vertice di clan mafiosi catanesi.
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