(MeridianaNotizie) , Roma 18 maggio 2018 – Sul sistema dell’informazione pesa “La dittatura del politicamente corretto”? Su questo tema si sono confrontati giornalisti e politici in un seminario di studi all’Istituto Dante Alighieri di Roma, organizzato dall’Associazione di giornalisti Lettera22. Da un lato Armando Siri della Lega, Maurizio Gasparri di Forza Italia, Francesco Verducci del Pd, Dino Giarrusso militante del M5S, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. Dall’altra parte Paolo Corsini, Alessandro Giuli, Serena Bortone, Alessandro Sansoni, Giampaolo Rossi e Laura Tecce. A introdurre i lavori Gennaro Sangiuliano. “Il partito piu’ potente in Italia e’ il PUDPC il partito unico del politicamente corretto, lo strumento con cui le e’lite della globalizzazione vogliono perpetrare il loro dominio. Non c’e’ dubbio che negli ultimi anni ci sia stata la narrazione di una sola parte, una vulgata imposta a tutti, senza alcun vaglio critico”, ha osservato il senatore Siri. “L’informazione pubblica – ha aggiunto – deve tornare a essere aperta a tutti i sentire culturali del paese”. Una rappresentazione che non ha trovato d’accordo il Pd Verducci: “Mi pare che oggi stia dominando il politicamente scorretto”. Giarusso ha ricordato una poesia Letta da Benigni in Rai: “Se nasce un mongoloide e’ una cosa triste ma se nasce un fascista e’ peggio”, riferita a Giorgio Almirante. “A Benigni nessuno contesto’ una poesia cosi’ violenta. Oggi esiste sicuramente un conformismo culturale”. “Gia’ parlare di dittatura del politicamente corretto e’ un atto di coraggio in questa Italia” ha spiegato Paolo Corsini.