(MeridianaNotizie) Ardea, 26 febbraio 2019 – Ardea partecipa, nell’ambito delle disposizioni a favore della ‘Mobilità Nuova’, al bando relativo alla ‘Manifestazione d’interesse per la realizzazione di piste ciclabili sul territorio regionale’.
La partecipazione si deve ad un gruppo di attivisti del M5S, fra cui professionisti e tecnici specializzati, i quali – sulla base di un Tavolo di lavoro condotto a tema- hanno prodotto un contributo di studio che costituirà la base per un progetto esecutivo di attraversamento ciclabile su un’arteria naturale, storicamente nota: il corso fluviale dell’Incastro.
Il progetto prevede una direttrice di ciclovia che parte dalla Foce dell’Incastro (con raccordo su un tratto di pista litoranea esistente) in concomitanza col complesso archeologico del c.d. ‘Castrum Inui’, menzionato nell’Eneide di Virgilio, giungendo a chiudersi presso la Rupe (c.d. ‘Rocca’) di Ardea, sede di innumerevoli testimonianze storico-culturali e archeologiche.
Tale direttrice ciclabile, la cui estensione è stata suddivisa in tre tratte, vede la realizzazione di un primo segmento (A-B), per cui è richiesto il finanziamento, e si apre a partire proprio dalla Foce, per terminare, in chiusura del percorso extraurbano, con un primo attraversamento in prossimità della c.d. ‘Valle Grande’, nota archeologicamente per essere il contenitore di un settore di necropoli il cui fulcro è tuttora osservabile nel sito di Valle Carniera, con le note tombe a camera.
L’itinerario ciclabile è concepito come un percorso naturalistico lungo il corso d’acqua che tenga il più possibile conto della realtà morfologica e infrastrutturale del territorio; in altri termini è pensato come un insieme di sentieri ciclabili tendenti a collegare tra loro i luoghi di interesse ambientale e storico-naturalistico presenti nel territorio ardeate, in ambito urbano ed extraurbano, fungendo da collegamento fra la sede urbana storica e la costa marina.
Il percorso si inserisce inoltre in un contesto complesso, in cui convivono aree densamente urbanizzate, infrastrutture viarie di importanza provinciale ed un paesaggio naturale estremamente diversificato che spazia dalla campagna (già riconosciuta, con una dichiarazione di particolare interesse culturale, dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo quale testimonianza rilevante della Campagna Romana storica) ed il litorale romano, fino a caratterizzare un ambito fluviale molto importante rappresentato proprio dal bacino del Fosso dell’Incastro.
Un plauso a tutti coloro che hanno collaborato: agli amministratori, al Consorzio di Bonifica che ha proposto il primo studio e ne condividerà la gestione con l’amministrazione e la Federazione Italiana Amici della Bicicletta Onlus, che rappresenta la base per un sistema turistico integrato ed ecosostenibile.