(MeridianaNotizie) Roma, 12 marzo 2019 – “Nel Lazio il servizio sanitario pubblico e quello offerto dai privati convenzionati devono integrarsi tra loro in un lavoro comune a favore dei cittadini, che sono stanchi di sopportare continui disservizi”. E’ quanto afferma la responsabile della Sanità per la Lega nel Lazio, Luisa Regimenti, che chiede al presidente Zingaretti di “prendere atto, con serietà e coerenza, delle difficoltà che incontrano i due settori, con quello privato fortemente penalizzato. Lo informeremo in maniera dettagliata –aggiunge – sui risultati che stanno emergendo dalle riunioni del tavolo tecnico che, insieme al coordinatore regionale e vice capogruppo alla Camera, Francesco Zicchieri e ai consiglieri della Lega, Tripodi e Corrotti, abbiamo insediato in Consiglio regionale, alla Pisana, proprio per capire attraverso chi opera sul territorio pregi e difetti dell’intero sistema sanitario”.
Secondo Regimenti la situazione non può più essere tollerata: “Negli ultimi anni, nella nostra Regione, a fronte di un costante decremento del numero di prestazioni erogate c’è stato un costante e pericoloso aumento dei costi. A ciò si aggiungono il sovraffollamento nei Pronto soccorso, le liste di attesa infinite, la cattiva gestione delle strutture, un’edilizia sanitaria ormai dimenticata. Insomma, i problemi da affrontare non mancano di certo. E lascia perplessi – sottolinea – il dato nazionale che emerge dal Rapporto Aiop “Ospedali & Salute 2018”, che rispecchia la realtà laziale, secondo cui il comparto privato convenzionato eroga il 25% del totale delle prestazioni sanitarie, incidendo per circa il 15% sul totale della spesa sanitaria nazionale, a dimostrazione della sua efficienza”.
“Bisogna pertanto intervenire per ritrovare il giusto equilibrio tra pubblico e privato – prosegue Regimenti – puntando, ad esempio, tra le tante priorità, sulla riorganizzazione dell’offerta sanitaria. Si potrebbe attingere al meglio delle competenze e risorse delle due facce della sanità: quella pubblica potrebbe concentrarsi sul territorio e sull’intera rete d’urgenza, mentre quella privata avrebbe competenza nella gestione delle acuzie, dell’urgenza differibile e della specialistica ambulatoriale, con quest’ultima che andrebbe portata fuori dall’ospedale e orientata verso strutture polispecialistiche, più snelle e distribuite territorialmente”.
“Il tavolo tecnico regionale – conclude l’esponente leghista – sta dando frutti importanti e molto utili per migliorare la sanità nel Lazio, dove in ogni caso esistono eccellenze di primo piano, con personale altamente professionale impegnato ogni giorno con dedizione e sacrificio. Tutto ciò non può essere vanificato da un’azione politica blanda e inefficace. Ma il nuovo segretario Pd Zingaretti, probabilmente, adesso ha impegni più urgenti da risolvere. Si faccia da parte, allora. Per il bene dei cittadini”.