(Meridiananotizie) Brescia, 6 gennaio 2020 – Allo stadio Rigamonti di Brescia, un Balotelli generoso e uno dei migliori in campo tra le rondinelle insieme a Tonali, nel primo tempo si smarca dalla marcatura di un ingenuo Luiz Felipe e con un diagonale millimetrico, riesce a battere il portiere laziale Strakosha.
È uno zero per il Brescia. La Lazio sembra non trovare il ritmo giusto per dare continuità alle sue manovre offensive, evidenti, probabilmente, le assenze di Leiva, il metronomo del centrocampo e del suo fantasista e assist-man, Luis Alberto.
Parolo ha fatto la sua parte ma, non può ricoprire il ruolo di Leiva con la stessa presenza, fisica e tattica del brasiliano. Così come Correa, non può sostituire nel ruolo di fantasista di centrocampista avanzato, Luis Alberto.
Certo è che, meglio affrontare squadre come il Brescia, con tutto il rispettoso per le rondinelle, che Juve, Napoli, Inter, Atalanta, Roma, ecc., senza due perni indispensabili dell’ossatura laziale, che rappresentano un tassello importante della spina dorsale della squadra di Mister Inzaghi.
Poco da dire della partita che non ha visto la Lazio brillare, sia al primo tempo che nel secondo, mentre il Brescia, anche per sfruttare il fattore campo, ha provato a mettercela tutta per creare difficoltà ai biancocelesti e per quasi tutto il primo e buona parte del secondo tempo ci è riuscita abbastanza bene. E se non fosse stato per un lampo del tandem di attacco laziale, forse il primo tempo si sarebbe chiuso uno a zero per i bresciani.
Invece, al quarantunesimo Immobile di tacco riesce a smarcare in aera Caicedo e quest’ultimo con il suo fisico statuario riesce a proteggere bene la palla, portarsi davanti al portiere e mentre sta per battere a rete, viene abbattuto dal suo diretto avversario. Rigore per la Lazio a pochi minuti dalla fine del primo tempo e sul dischetto si porta Immobile che davanti si trova uno dei portieri più in forma in questo momento in fatto di rigori parati. Ma, Ciro è concentrato e vuole allungare anche il suo score personale nella classifica dei marcatori della serie A. Rincorsa, tiro, palla alla destra del portiere ed estremo difensore a sinistra. La Lazio pareggia in extremis…
Nella ripresa poche le emozioni e la Lazio appare un po’ troppo lenta nelle manovre. Occorrerebbe alzare il ritmo ma, i biancocelesti sembrano non trovare la marcia giusta, probabilmente, anche per la bravura dei ragazzi di Corini, tornato a Brescia dopo l’esonero di Grosso e che hanno saputo arginare le giocate della Lazio, nonostante si trovassero a disputare tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per effetto dell’espulsione di Cistana sullo scadere del primo tempo, per fallo su Caicedo, fallo che ha decretato il calcio di rigore per la Lazio e a seguito del quale i biancocelsti hanno pareggiato.
Si arriva così nei tempi di recupero del secondo tempo e quando la partita sembra scivolare verso un pareggio scontato, i ragazzi di Mister Inzaghi, riescono ancora una volta a tirare fuori dal cilindro magico, una grande giocata. Protagonisti, Milinkovic-Savic e neanche a dirlo, Caicedo che con un assit, appoggia dietro la palla per Immobile che apre le gambe a compasso e di piatto, tra una miriade di gambe laziali e bresciane in area di rigore delle rondinelle, riesce a far filtrare la palla e metterla lì, nell’angolino alla sinistra del portiere, dove Joronen non può arrivare. I quattro minuti di recupero non sono più sufficienti al Brescia che aveva speso molte energie, per recuperare la partita. Finisce 2 a 1 per la Lazio.
La Lazio vince la sua nona partita di seguito e Mister Inzaghi eguaglia Erikson…ma, senza avere i fenomeni che il Mister del secondo scudetto laziale, possedeva in rosa in quegli anni di fine e inizio nuovo millennio. Con una rosa come quella, il grande Mister Inzaghi…chissà oggi cosa ci avrebbe potuto far vedere!!! Intanto godiamoci questi momenti…
LE DICHIARAZIONI DI INZAGHI NEL POST GARA
S. Inzaghi – “Al record della Lazio del 98/99 ci tenevamo parecchio e fa piacere averlo raggiunto, anche se la vittoria di oggi era importante soprattutto per la classifica. La squadra ci ha creduto sino alla fine. Sapevamo che era una partita difficile, contro un avversario che aveva fatto una lunga preparazione durante la pausa natalizia”. “Lo Scudetto? Il nostro primo interesse è quello di crescere giornalmente– ha aggiunto Simone Inzaghi – adesso è chiaro che dopo queste vittorie e due trofei vinti in sei mesi ci si aspetta di più, ma sappiamo anche che il campionato italiano è molto difficile. Sicuramente vogliamo qualificarci per la prossima Champions”.
TABELLINO BRESCIA LAZIO
BRESCIA (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Cistana, Chancellor, Mateju; Bisoli, Tonali (36′ st Semprini), Romulo; Spalek (1′ st Viviani); Torregrossa (42′ pt Mangraviti), Balotelli. A disp.: Alfonso, Andrenacci, Gastaldello, Magnani, Zmrhal, Morosini, Ayé, Matri. All.: Eugenio Corini (squalificato, in panchina Salvatore Lanna).
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (14′ st Jony); Lazzari, Milinkovic, Parolo (14′ st Cataldi), Correa, Lulic; (32′ st André Anderson) Caicedo, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Bastos, Patric, Silva, Marusic, Berisha, Adekanye. All.: Simone Inzaghi.
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo.
MARCATORI: 18′ pt Balotelli (B), 42′ pt Immobile (L, su rig.), 46′ st Immobile (L)
NOTE: Espulso al 39′ pt Cistana (B), per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Cistana, Tonali, Balotelli, Bisoli, Chancellor (B); Radu, Parolo (L). Recupero: 1′ pt. 4′ st.
– articolo di Massimo Catalucci