(Meridiananotizie) Roma, 29 febbraio 2020 – L’Aquila biancoceleste vola in alto, supera anche lo scoglio Bologna e per il momento si gode il primato in classifica (non succedeva dal campionato 1998/1999), in attesa che Juve ed Inter disputeranno la partita che era in programma per questa 26a giornata del massimo campionato Italiano di calcio e che per il caso del Corona Virus, è stata rimandata al 13 maggio.
Ma, al di là di quando si recupereranno le altre gare, la Lazio deve preoccuparsi solo di guardare al suo campionato, gara dopo gara, recuperando due dei suoi giocatori più importanti, Acerbi e il Capitano Lulic.
Nel frattempo, tutto l’ambiente Lazio può godere di questo primato seppur virtuale che conferma, comunque, i numeri stratosferici che questa squadra sta scrivendo, domenica dopo domenica, nel diario di questo campionato, edizione 2019/2020.
Col Bologna in casa la Lazio è partita subito forte e i gol al primo tempo avrebbero potuto essere molti più di due se le imprecisioni dei giocatori di Mister Inzaghi non avessero sbagliato gol sotto porta. C’è da dire che anche il Bologna ha provato in alcune occasioni a trafiggere la Lazio ma, uno strepitoso Strakosha è riuscito a sventare le minacce e laddove non vi è arrivato, ci ha pensato il VAR a rendere giustizia.
Ora, Mister Inzaghi deve recuperare al più presto Acerbi e Lulic che saranno utilissimi anche se, chi è subentrato a loro sta facendo molto bene, tanto da far ricredere chi riservava scetticismo in alcuni giocatori della panchina, in testa a tutti Patric, a seguire Luiz Felipe, ottimo da centrale e Jony sulla fascia sinistra.
Ora, occorre subito archiviare questa vittoria e guardare avanti perché non c’è tempo per crogiolarsi troppo per la posizione in classifica. Con questo non vogliamo dire che non sia giusto festeggiare oggi dopo il traguardo della vetta raggiunta ma, questa è solo una delle altre dodici tappe che la Lazio dovrà ancora conquistare. Quindi, gioire si ma, con i piedi sempre in terra…
E mentre a tenere banco in queste ultime giornate di campionato c’è anche la discussione sulle gare rinviate a causa dell’allerta Coronavirus, che potrebbero per alcuni falsare gli equilibri del campionato, non si può non pensare già alla prossima gara che i biancocelesti dovranno sostenere in trasferta in terra lombarda contro l’Atalanta.
Sabato prossimo, con inizio alle ore 18.00, contro l’Atalanta sarà un match tutto da seguire. La Lazio arriva con la seconda miglior difesa, 23 gol al passivo (solo uno meno dell’Inter che ha però, due partite da recuperare) e l’Atalanta con il miglior score attivo con 60 gol siglati inclusi i 7 di oggi rifilati al Lecce (7).
Quindi, già da stasera testa e cuore alla gara di Bergamo.
Sinisa Mihajlovic
Bella l’accoglienza di tutta la tifoseria e di tutto l’organico della S.S. Lazio, riservata a Sinisa Mihajlovic, un grande ex campione biancoceleste, Gladiatore, come lo abbiamo definito nel nostro precedente articolo. Prima della gara il grande difensore della stellare Lazio di Cragnotti, si è recato sotto la Curva Nord per raccogliere il saluto dal cuore della tifoseria biancoceleste e ricevere un omaggio in segno di un grande amore che lega l’attuale allenatore del Bologna al mondo Lazio.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
S. Inzaghi – “E’ un bel percorso, siamo in testa alla classifica meritatamente. Abbiamo vinto due Supercoppe e una Coppa Italia in tre anni, abbiamo alzato dei trofei e magari avrebbe voluto farlo qualcun’altro al nostro posto. Pensare a inizio anno di essere primi in classifica era difficile, ma alla fine del ritiro ero molto soddisfatto del lavoro e molto fiducioso, sapevo che potevamo fare molto bene. Da qui a pensare di essere in testa alla classifica ce ne passa, però conosco i ragazzi che alleno e so quanto possono darmi.
Vedo la stessa atmosfera della squadra del 2000. C’è uno spogliatoio unito, un allenatore che deve prendere decisioni difficili, ma che tutti accettano con grande disponibilità. Giornate del genere le sognavo già quattro anni fa. Siamo arrivati in pianta stabile in Europa e vinto tre trofei, lo Scudetto sarebbe qualcosa in più ma lotteremo fino alla fine. Parlare solo di Luis Alberto e Milinkovic sarebbe riduttivo, sono due top player ma parlerei del gruppo. Lasciare fuori Vavro e Caicedo per me è stato difficilissimo, meritavano di giocare titolari. I ragazzi sono maturi, accettano le scelte e andiamo avanti su questa strada.
Era una partita estremamente pericolosa, sappiamo le qualità del Bologna. Nel primo tempo il vantaggio poteva essere più ampio, nella ripresa abbiamo sofferto un po’ anche per merito degli avversari, senza riuscire a chiudere la partita. Lo Scudetto si deciderà sulla costanza che avranno le squadre, sperando di non perdere giocatori importanti. Non dimentichiamo che abbiamo giocato senza Acerbi, giocatore importantissimo per noi, ma ho la fortuna di avere una rosa di ragazzi disponibili e possiamo sopperire alle assenze nel migliore dei modi. Rinvio di Juve-Inter? Non ci ho minimamente pensato. In Italia abbiamo un problema grave che va al di là delle partite e dobbiamo cercare di sconfiggerlo facendo prevenzione“.
De Leo – Mihajlovic è andato via subito dopo la partita e al suo posto ha parlato il suo collaboratore De Leo – “Non possiamo permetterci un avvio del genere, contro una squadra così in fiducia rischi di compromettere la gara. Non siamo riusciti a mettere in pratica la strategia preparata, poi dopo siamo riusciti a tranquillizzarci, avevamo le occasioni per riaprirla, ma non siamo stati bravi. Sapevamo sarebbe stata una partita complicata, nei primi minuti non dovevamo essere blandi nell’approccio; poi è venuto fuori il vero Bologna, con tanta qualità abbiamo ritrovato le distanze, abbiamo sofferto meno. Ritrovare Soriano, lo stesso Sansone, Santander, quei giocatori che non avevamo avuto a disposizione ci ha consentito di non perdere la qualità. Nel corso del pre-gara era molto emozionato, per quello che è riuscito a fare in carriera in questa città. È stato un momento emozionante per tutti noi quando ha fatto il giro di campo, lo merita, era felice dell’accoglienza ma allo stesso tempo arrabbiato perché ci teneva a fare una prestazione più attenta. Sapete che è sempre concentrato, è andato via arrabbiato”. E gli episodi? “In epoca di Var dobbiamo aspettarci questi esiti. Al mister è dispiaciuto che ai primi falli prendiamo sempre ammonizioni, passiamo per squadra più indisciplinata di Europa, quando non crediamo di essere cattivi. Dispiace per quello“.
Tabellino della gara
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (61° Parolo), Jony; Correa (74° Cataldi), Immobile (83° Caicedo).
A disposizione: Proto, Guerrieri, Lukaku, Silva, Bastos, Vavro, A. Anderson, D. Anderson, Adekanye.
Allenatore: Inzaghi
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Tomiyasu, Danilo (71° Skov Olsen), Bani, Denswil; Poli, Schouten (58° Sansone), Soriano; Orsolini (59° Santander), Palacio, Barrow.
A disposizione: Da Costa, Sarr, Corbo, Dominguez, Medel, Baldursson, Juwara.
Allenatore: Mihajlovic
MARCATORI: 18° Luis Alberto (L), 21° Correa (L)
NOTE: Ammoniti: Radu (L); Bani, Schouten, Danilo, Santander (B). Recupero: 1′ pt e 5′ st
– articolo di Massimo Catalucci