(Meridiananotizie) Cagliari, 27 settembre 2020 – La Lazio ricomincia da dove era stata fermata prima del lockdown generale di quasi tutte le attività, incluse quelle sportivo agonistiche e resosi indispensabile a causa della pandemia del Covid-19.
La Lazio ricomincia con un bel gioco a tratti prorompente, come i due gol che hanno visto tornare a grandi livelli (speriamo continui così) Marusic, un centrocampista esterno che difende, attacca e prepara assist da spingere in rete per gli attaccanti e centrocampisti laziali.
Ieri, Marusic ha servito su un piatto d’argento due assist deliziosi, il primo dopo soli quattro minuti dall’inizio della gara, per il piazzato Lazzari (eccezionale nelle sue scorribande su tutta la fascia destra) che davanti la porta avversaria ha solo dovuto mettere il “piattone” per appoggiare la palla in rete. Stessa cosa nella ripresa quando, con una fuga sulla fascia sinistra, Marusic elude l’intervento di un giocatore avversario a centrocampo e allungatosi la palla, arriva fino dentro l’area passando per il vertice sinistro d’attacco dei biancocelesti e con una carezza sulla sfera, appoggia indietro il pallone per l’accorrente Ciro Immobile che, con una rasoiata a filo d’erba, segna la rete del definitivo due a zero.
La neo scarpa d’oro alla prima partita ufficiale della Lazio in questa stagione, mette subito la sua firma e si ricandida per nuovi traguardi da conquistare in questo campionato. Ora, Beppe Signori è a sole due lunghezze da Immobile, nella classifica marcatori di tutti i tempi della S.S. Lazio e crediamo che a breve lo “scugnizzo” biancoceleste, festeggerà questo nuovo primato. Poi, dopo, rimane solo il grande Silvio Piola (1934/1943) che è primo in questa classifica con 149 reti…Sono solo 24 i gol di differenza tra i due e chissà che il Ciro Nazionale non voglia lasciare un segno indelebile nella storia della prima squadra della Capitale d’Italia. Forza Ciro, continua così!!!
Tornando alla gara di ieri è stato bello vedere che la Lazio è entrata subito in campo con il piglio giusto e una nota di merito non può non essere assegnata a Marusic che, come dimostrano i fatti, quando sta bene è devastante. Ottima la sua prestazione. Dall’altra parte il “folletto” ex Spal, Lazzari, ha coronato con un meritato gol, il suo grande impegno che mette sempre in campo, dove riesce con grande disinvoltura a innescare, partendo dalla propria metà campo, contropiedi agili e precisi che riescono a perforare in velocità, il centrocampo delle squadre avversarie.
Altra nota di merito deve essere assegnata a Patric, spesso troppo bistrattato dalla critica e in modo troppo severo giudicato non all’altezza di questa società. Invece, lui con la sua caparbietà, cattiveria agonistica calcistica, dedizione al lavoro e umiltà, ha saputo ritagliarsi una bella fetta di “fiducia” da parte di Mister Inzaghi che lo premia spesso con una maglia da titolare e lui lo ripaga in campo con prestazioni sempre sopra la media. Tecnicamente, buono e tatticamente molto ordinato, riesce a chiudere gli spazi e fare diagonali, puntualmente, sventando possibili pericoli per la porta difesa da Strakosha.
Ed anche l’estremo difensore della Lazio, Strakosha, appunto, ieri si è riconfermato in ottima salute, andando a chiudere la porta su due tiri insidiosi del Cagliari, al primo tempo si distende su un diagonale sferrato dal limite dell’area da Rog e al secondo tempo, sempre da un tiro da fuori area di Joao Pedro, dove riesce ancora a distendersi alla sua destra per togliere dall’angolino basso della porta la palla che stava entrando in rete. Poco impegnato dalla squadra avversaria ma sempre concentrato per intervenire con grande puntualità quando chiamato in causa.
Come al solito Acerbi è di nuovo salito in cattedra nella linea di difesa della Lazio per orchestrare le manovre della retroguardia biancoeleste e dare i tempi ai suoi compagni per chiudere gli spazi agli avversari e far ripartire i centrocampisti laziali in contropiede. In mezzo al campo si è rivisto quel “cagnaccio” di Leiva che ha rischiato di farsi male (non tira mai indietro il piede) su un brutto intervento di un avversario entratogli con il piede a martello in un contrasto. Forse ancora un po’ in ritardo Milinkovic, ma questo può essere dato dalla sua stazza che ci mette un po’ di più degli altri a “rodare” per entrare in piena forma.
Insomma anche tutti gli altri, Luis Alberto, che ha tentato di verticalizzare per Correa e Immobile; lo stesso Correa, Radu, e chi è subentrato dalla panchina a gara in corso, ha dimostrato che questa Lazio, come ha anche espresso in conferenza stampa nel pre-gara Mister Inzaghi, vuole riconfermarsi ai livelli dello scorso anno…E la Lazio vista ieri al Sardegna Arena lascia ben sperare per questa nuova stagione appena iniziata.
La vittoria di ieri deve però essere messa subito in archivio perché tra 3 giorni, allo stadio Olimpico nella Capitale, ci sarà il primo big match della stagione contro l’Atalanta, valido per il recupero della prima giornata di campionato. Bergamaschi che si presenteranno mercoledì sera con una netta vittoria alle spalle ottenuta ieri in campionato in casa del Torino per 4 a 2.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Di Francesco – “Giocare contro la Lazio sicuramente non è facile. Sono una squadra ben consolidata, che gioca insieme da tanti anni e sempre con lo stesso allenatore, si conoscono già. Noi invece siamo nel pieno del corso di crescita, ci dobbiamo conoscere bene, i miei giocatori devono conoscere me e io loro e le loro caratteristiche. Non siamo partiti bene, abbiamo fatto un primo tempo dove ci sfilacciavamo con troppa facilità, i centrocampisti si appiattivano troppo rispetto alle coperture difensive e dietro siamo andati un po’ in difficoltà.”
“Certe volte si dà troppa responsabilità alla linea difensiva, quando alle volte bisogna difendere tutti quanti. Quello che invece abbiamo fatto nei primi 25 minuti del secondo tempo è stato mettere un po’ sulle corde la Lazio rendendoci un po’ più aggressivi e quelle occasioni che abbiamo avuto dovevamo sfruttarle un pochino meglio. C’è ancora tanto da lavorare. Siamo alla ricerca di giocatori, siamo ancora in pieno mercato e questa squadra va ancora un po’ migliorata ma va detto che i ragazzi sono splendidi e si stanno allenando bene. Poi le partite bisogna interpretarle in un certo modo, non sempre si può essere dentro il campo per aiutarli. Sicuramente cerco di farlo tra il primo e il secondo tempo.”
“Ci sono tanti ragazzi che vengono da campionati diversi dal nostro e tanti giovani che devono crescere e dobbiamo sicuramente lavorare e migliorare. Di fronte a queste grandi squadre corazzate però bisogna dire che ti deve anche andare un po’ bene e devi avere un pizzico di fortuna. Noi allenatori abbiamo il compito di dare un’identità alla squadra ed io devo essere bravo a trovare le soluzioni per far rendere i ragazzi al meglio. Joao Pedro? L’occasione principale l’ha avuta quando si è infilato tra le linee ed ha calciato in porta. Gli ho dato la possibilità di star dentro e di giocare da attaccante. Se avessi avuto un esterno di grande gamba, gli avrei chiesto di restare dietro Lazzari e di fare le fasi in un certo modo, ma ho comunque cercato di posizionarlo in modo da farlo rendere al meglio. Il posto di Marin? Trovare un giocatore in gamba in quel ruolo non è facile.”
S. Inzaghi – “Grandissima soddisfazione, volevamo iniziare nel migliore dei modi e aver fatto il primo gol con la maglia della Lazio in campionato è incredibile. Il mister mi massacra sempre in settimana perché devo fare più gol e ha ragione. Lo dedico alla mia fidanzata e alla mia famiglia.”
“Il vento è micidiale, soprattutto quando Radu mi faceva i lanci era impossibile calcolare la traiettoria della palla. L’importante è che siamo riusciti a creare molte occasioni da gol, siamo andati a riposo con una sola rete di vantaggio ma potevano essere 3-4. Mi aspettavo un esordio così convincente, nel ritiro è normale non essere lucidi e freschi nelle amichevoli ma sapevamo che alla prima giornata di campionato ci saremmo fatti trovare pronti.”
“Abbiamo un paio di giorni per recuperare, ci aspettano due partite toste in casa. La stanchezza non si farà sentire perché sono due big match.”
Il Tabellino della Gara
CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Faragò (34° st Zappa), Walukiewicz, Klavan, Lykogiannis (43° st Tripaldelli); Nandez, Marin (24° st Caligara), Rog; Sottil (35° st Pavoletti), Simeone (34° st Despodov), Joao Pedro.
A disposizione: Aresti, Godin, Oliva, Pinna, Pisacane, Vicario.
Allenatore: Di Francesco
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (44° st Parolo); Lazzari, Milinkovic-Savic (25° st Akpa-Akpro), Leiva (18° st Escalante), Luis Alberto (44° st Cataldi), Marusic; Correa (25° st Caicedo), Immobile.
A disposizione: Adekanye, Alia, Anderson, Armini, Kiyine, Reina.
Allenatore: Inzaghi
MARCATORI: 4° pt Lazzari, 30° st Immobile
NOTE: Ammoniti: Marin (C); Leiva (L). Recupero: 0′ (1°T) e 4′ (2°T)
– articolo di Massimo Catalucci