(Meridiananotizie) Bergamo, 31 gennaio 2021 – La Lazio colleziona la quinta vittoria consecutiva in campionato, contro una squadra forte ma che nulla ha potuto questo pomeriggio, davanti i ragazzi di Mister Inzaghi che hanno saputo dare ritmo alla gara, continuità di gioco e un pressing alto che non ha permesso ai nerazzurri di sfruttare le loro armi migliori, “velocità” e “aggressività”. Anzi, diciamo che la Lazio vista quest’oggi, ha sopraffatto i nerazzurri di un Gasperini sempre più polemico a fine gara (segno che non ha digerito ancora la sconfitta di Coppa Italia di due ani fa), sotto ogni profilo: tattico, tecnico, fisico e motivazionale.
Diciamo anche che il risultato sarebbe potuto essere ancora più rotondo (anche se il 3 a 1 è un ottimo risultato), se Milinkovic-Savic non avesse colpito il palo e se in altre occasioni, Immobile e Lazzari non avessero perso l’attimo propizio per segnare altre reti.
Comunque, possiamo dire che se la Lazio continua così, sta tornando ai livelli dello scorso anno e se non sbagliamo periodo, forse era proprio tra dicembre e gennaio che i biancocelesti iniziarono l’ascesa verso i piani alti della classifica, fermati poi, quando erano in cima, da una pandemia da Covid-19 che ha “spezzato” l’incantesimo di una squadra che in quel momento era lanciatissima.
Ma torniamo a questo di campionato. La Lazio a breve avrà anche la Champions League ed in una doppia partita, dovrà incontrare il temibilissimo “Bayern Monaco“. Per quella data (la prima gara la Lazio la giocherà in casa allo Stadio Olimpico nella Capitale il 23/02/2021) i biancocelesti dovranno aver fatto più punti possibili per avere un buon margine in campionato ed affrontare questa doppia sfida di Champions con una maggiore tranquillità.
Riguardo la gara di oggi a Bergamo, le note positive laziali sono molte: da un Milinkovic-Savic che sta dimostrando di prendersi il centrocampo dandogli forza fisica e tecnica, coadiuvato da un Leiva che lì, davanti la difesa riesce ad essere il metronomo che detta i tempi di rottura delle azioni avversarie e la ripartenza dei propri compagni; una difesa diretta come sempre, magistralmente, dal centrale nazionale, Acerbi, che oggi ha avuto la possibilità di dirigere anche il neoacquisto ex milanista, Musacchio; Radu da parte sua oggi è apparso un ragazzo, nonostante le sue 34 primavere; Immobile e Correa hanno scorrazzato in largo e lungo per sfuggire alla difesa atalantina e per firmare il secondo gol nella ripresa.
Al 51° con perfetto sincronismo di movimento, il capocannoniere laziale si avventa su una palla alta all’altezza del centrocampo, proveniente dall’area della porta protetta da Reina, la spizza di testa per allungarla al suo compagno di reparto, Correa, che si invola con una verticalizzazione penetrante nella retroguardia nerazzurra fino ad arrivare, palla al piede, a tu per tu con il portiere avversario, eludendone con una finta la sua uscita per appoggiare poi, la sfera in rete. E’ due a zero ma manca ancora molto alla fine e l’Atalanta cerca un colpo di coda che però oggi, non è riuscito. I ragazzi di Mister Gasperini provano a riaprire la gara accorciando le distanze al 79° ma, evidentemente, la Lazio sta ritrovando la marcia giusta (cosa che si era già vista nelle gare di campionato precedenti ed anche contro i bergamaschi in Coppa Italia mercoledì scorso) e con i neoentrati Pereira e Muriqi, al posto della coppia di attaccanti titolari, Immobile e Correa, riesce a trovare il terzo gol. Altro fantastico contropiede di Pereira che si porta sul fondo e mette al centro una palla per il compagno di squadra Muriqi che a porta vuota può accarezzare la palla per spingerla in rete. E questo è il terzo gol consecutivo per l’attaccante arrivato dalla Turchia in estate ed il secondo all’Atalanta, tra mercoledì scorso ed oggi.
E poi c’è lui, il mago del pallone, il fantasista del calcio, l’inventore delle giocate impossibili, Luis Alberto, che operato solo pochi giorni fa per un intervento di appendicectomia ha retto per oltre un tempo a grandi livelli, dando esibizione delle sue doti tecniche. E’ il “primo violino” nell’orchestra diretta da Mister Inzaghi che sta tornando a suonare le suo sue sinfonie migliori. Insomma sembra che tutto sia tornato ad un anno fa dove ogni cosa riesce alla perfezione. La Lazio che stiamo vedendo è un orologio che gira con precisione. E quando c’è convinzione nelle proprie capacità, allora possiamo assistere anche a gol come quello di Marusic, che si improvvisa “fantasista” e realizza una rete fantastica; così come Reina, altro veterano del calcio insieme a Radu, che manifesta longevità e sicurezza, oltre una spiccata esperienza negli scenari di alto livello calcistico, regalando alla propria linea di difesa, la giusta tranquillità. E nota importantissima, stiamo assistendo ad un gruppo unito dove tutti remano con umiltà in un’unica direzione, pronti a dare il massimo per la causa laziale.
Se i numeri non sono un “opinione” la Lazio è l’unica squadra di serie A che nelle ultime cinque partite ha sempre vinto e segnato 12 gol subendone solo 3. E questo è un buon segnale per Mister Inzaghi e per il proseguimento di questa stagione.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Gasperini – “Il gol iniziale ha cambiato la partita dando modo alla Lazio di giocare negli spazi. Non sono deluso per la partita di oggi perché la squadra ha dimostrato di essere in condizione. Avevamo anche riaperto la partita, purtroppo abbiamo preso dei gol balordi. E’ una di quelle partite decise dagli episodi, ma l’Atalanta non mi è dispiaciuta. Una gara molto diversa da quella vista mercoledì scorso in Coppa Italia, in 10 eravamo riusciti a fare gol chiudendoci in difesa e non concedendo niente. Oggi dovevamo rimontare, abbiamo creato; ci credevamo anche perché avevamo energia superiore alla Lazio“.
“Abbiamo dovuto modificare il nostro modo di giocare. Le assenze di Hateboer e Gosens? Sono giocatori importanti, ma anche Maehle e Ruggeri hanno fatto bene, contro Lazzari non era facile. Abbiamo anche ruotato giocatori, mercoledì abbiamo una partita importante. Peccato per il terzo gol perchè l’avevamo raddrizzata. A fine gara c’è stato un po’ di nervosismo, non da parte nostra ma da parte loro. Loro hanno quasi sempre perso nelle ultime partite con noi e spesso arrivano dietro, c’era qualche scoria rimasta dalla Coppa Italia”.
Farris – (in conferenza stampa è intervenuto il vice di S. Inzaghi, probabilmente, rimasto senza voce a fine gara) “Noi abbiamo grande forza mentale, in Coppa Italia siamo usciti immeritatamente. Lazio-Atalanta è diventata un classico, oggi era importante scavalcarli in classifica. Luis Alberto? La sua qualità è conosciuta a tutti. Pochi giorni fa è stato operato, ha dato disponibilità in breve tempo e oggi ha fatto una prestazione importante”.
“Il nervosismo a fine gara? Noi eravamo concentrati, non so se il loro nervosismo si riferisce all’aver perso la finale di Coppa Italia che sta in bella mostra a Formello. L’importante è che si chiuda in maniera civile“.
Il tabellino della gara
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler (33° st Caldara), Ruggeri (1° st Malinovskyi); Miranchuk (9° st Pasalic); Ilicic (22° st Lammers), Zapata (9° st Muriel).
A disposizione: Pessina, Rossi, Scalvini, Sportiello.
Allenatore: Gasperini.
LAZIO (3-5-2): Reina; Patric (38° pt Musacchio), Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva (35° st Escalante), L. Alberto (9° st Akpa Akpro), Marusic; Immobile (35° st Muriqi), Correa (36° st A. Pereira).
A disposizione: Alia, Fares, Hoedt, Lulic, Parolo, G. Pereira.
Allenatore: Inzaghi.
ARBITRO: Chiffi.
MARCATORI: 3° pt Marusic (L), 6° st Correa (L), 34° st Pasalic (A)
NOTE: Ammoniti (A); Patric, Musacchio (L). Recupero: 1′ pt, 3′ st.
- articolo di Massimo Catalucci