Stando alle tre telefonate (controllate e quindi ritenute dall’associazione attendibili) la compagna di Silvio Berlusconi nell’alimentazione dei cane Dudù inserirebbe dolciumi e pasticcini, ma quello che preoccupa di più è la situazione nervosa dell’animale che potrebbe essere depresso visto la situazione di forte stress in cui vivono proprio in questi giorni gli umani della sua famiglia.
(MeridianaNotizie) Roma, 29 novembre 2013 – Ci siamo limitati a trascrivere il comunicato pervenuto in redazione, perchè ogni commento (anche per chi è animalista convinto) è superfluo.
“Tre telefonate da tre persone che si sono qualificate come collaboratrici domestiche della residenza romana di Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, tre telefonate arrivate tra ieri sera e questa mattina al telefono amico di Aidaa nelle quali le tre donne preoccupate hanno sostenuto che Dudù il cane barboncino della coppia Berlusconi-Pascale in realtà sarebbe viziato un po’ troppo, ma sopratutto costretto ad alimentarsi con cibi che fanno male e che potrebbero essere considerati pericolosi per la sua stessa salute ed inoltre che forse a causa della situazione di stress in cui viva la famiglia anche il cane sarebbe vittima di una sindrome depressiva“. Lo comunica, in una nota, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente.
“Infatti – aggiunge – stando alle tre telefonate (controllate e quindi ritenute dall’associazione attendibili) la compagna di Silvio Berlusconi nell’alimentazione dei cane Dudù inserirebbe dolciumi e pasticcini, ma quello che preoccupa di più è la situazione nervosa dell’animale che potrebbe essere depresso visto la situazione di forte stress in cui vivono proprio in questi giorni gli umani della sua famiglia. ‘Noi quando riceviamo segnalazioni multiple che vanno nella stessa direzione dopo aver controllato l’attendibilità dei segnalatori scriviamo sempre al servizio veterinario per chiedere i controlli del caso – dice Lorenzo Croce presidente di Aidaa – se effettivamente il cane è mal alimentato e soffre di stress i veterinari pubblici insieme al veterinario di fiducia potranno trovare la giusta soluzione per risolvere questo che non possiamo configurare come un caso di maltrattamento voluto, ma che comunque non fa bene al povero Dudù che forse vista anche la situazione di forte stress in cui vivono i suoi compagni umani potrebbe essere affidato temporaneamente ad un dog sitter di fiducia della sua padrona, ma sopratutto dovrebbe essere sottoposto ad un regime di alimentazione adeguato. Io spero- conclude Croce- che la segnalazione da noi ricevuta ed inoltrata all’Asl Veterinaria competente risulti errata, ma comunque non potevamo esimerci dall’inoltrarla per il bene del cane unico obbiettivo a cui noi guardiamo”.
La Redazione
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