(Meridiananotizie) Roma, 8 agosto 2011, Un appello al Quirinale e alla Corte di Giustizia europea. Questo quanto faranno Pd, Idv, Sel, Radicali, Verdi, Fds, Api e Socialisti, che per protesta al momento del voto in consiglio regionale, dell’approvazione dell’assestamento di bilancio, hanno lasciato l’Aula. Luci e ombre di un provvedimento, quello della Regione Lazio guidata da Renata Polverini, approvato venerdi notte tra mille polemiche. Il servizio di Leonardo Cerquiglini
Una manovra di assestamento di bilancio da 200 milioni di euro, fatta «di rigore e di sviluppo», ma anche un iter contestato che rischia di rompere i rapporti tra maggioranza e opposizione, con il centrosinistra che si rivolge nientemeno che al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Luci e ombre di un provvedimento, quello della Regione Lazio guidata da Renata Polverini, approvato venerdi notte tra mille polemiche. Stefano Cetica, assessore al Bilancio, ci tiene a sottolineare tutti gli interventi per «il rilancio dell’economia», dalla casa agli accreditamenti sanitari, dagli asili alle acque, dai trasporti alle strade fino alle politiche carcerarie, turistiche, culturali e alla salvaguardia dei parchi. Ma è un bilancio che è destinato a far discutere ancora. Per Pd, Idv, Sel, Radicali, Verdi, Fds, Api e Socialisti, che per protesta al momento del voto hanno lasciato l’Aula, le procedure d’Aula sono state talmente irregolari che partirà un appello al Quirinale e alla Corte di Giustizia europea. Lunghe attese, spiegano, per poi veder presentare col buio un maxi-subemendamento, non modificabile, dai contenuti incerti fino all’ultimo. « Una vera »legge-porcata« la sintesi agguerrita dell’ex assessore al Bilancio, il capogruppo Sel Luigi Nieri. E in mezzo, punta il dito il centrosinistra, c’è di tutto: »Hanno reinserito l’articolo 9 bis sull’urbanistica del Piano casa – la denuncia è del capogruppo vicario Pd Claudio Moscardelli . L’assestamento è servito per il condono della villa del senatore Pdl Claudio Fazzone« incalza il capogruppo Idv Vincenzo Maruccio.