(Meridiananotizie) Roma, 2 febbraio 2012 – Una bella batosta arriva sulla Metro C, da anni ormai nel mirino delle polemiche per i continui ritardi, sprechi, annunci mai dati che hanno ridotto la “grande opera” a un perenne cantiere. La Corte dei Conti – sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato – si è espressa, in modo non certo incoraggiante, sullo stato dell’opera. Nel dossier, divulgato in conferenza stampa da Italia Nostra, si legge che la metropolitana in cantiere da vent’anni “risulta notevolmente ridimensionata per l’abbandono di qualificanti opere integrative e complementari” e il “cui onere finanziario risulta, nel corso degli anni incrementato grandemente”, “ad oggi” complessivamente “aggiornato a 3.379.686.560 euro, privo tuttavia delle predette opere complementari”.
I tempi, quindi, l’assenza di strategia progettuale e i finanziamenti incerti rendono impietoso il confronto tra la Metro C di Roma «e l’esecuzione di altre linee metropolitane europee». Nel documento si parla di una «tormentata e lunghissima vicenda progettuale ed esecutiva della linea C la cui realizzazione era prevista per il Giubileo del 2000. Inoltre la possibile soppressione di alcune stazioni centrali rischia di pregiudicare anche l’effetto rete e di menomare gravemente la funzionalità di esse». Carlo Ripa di Meana, presidente della sezione romana di Italia Nostra, definisce la relazione della magistratura contabile un «testo-verità».
Il servizio di Mariacristina Massaro
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