(Meridiananotizie) Roma, 16 febbraio 2012 – Sovrapposizioni, ridondanze del sistema, carenze nella gestione della res publica. Questi solo alcuni dei problemi che emergono dal censimento effettuato dalla Regione Lazio sui soggetti istituzionali che, a causa del loro sovrannumero, non fanno altro che rallentare le procedure amministrative. Si tratta di una raccolta di dati e di informazioni sul sistema associativo intercomunale messa a punto dall’ Associazione italiana dei Comuni, delle Province, delle Regioni e delle altre comunità locali, con il supporto della Fondazione Regionale per le Autonomie Locali del Lazio – Reset, con l’obiettivo di fornire un supporto al confronto ed alla elaborazione di proposte. Presenti all’incontro Mario Abruzzese, Presidente del Consiglio Regionale, Donato Robilotta, Assessore agli affari istituzionali, enti locali e sicurezza Regione Lazio e Stefano Cetica, Assessore regionale al Biancio.
“Il Rapporto mette in luce – spiega Abruzzese – una serie di criticità: ci sono 12 livelli di governo del territorio. A mio parere sono un po’ troppi. Soprattutto ci sono troppe sovrapposizioni di funzioni e troppi costi che ormai i cittadini, le famiglie e le imprese non riescono più a sopportare”. “Sul nostro territorio – commenta Robilotta – sono presenti 265 enti che si sovrappongono tra loro. Le competenze sono a tal punto spezzettate che un cittadino o un’attività deve rivolgersi a 10 enti anzichè ad uno.””La fotografia del rapporto degli enti locali – conclude Cetica – è uno strumento utile per intraprendere un lavoro decisivo di controllo e sviluppo del territorio”
Il servizio di Annarita Barbetta
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