(Meridiananotizie) Roma, 12 marzo 2012 – Continua il tour di presentazione di Storie Bastarde il primo libro dell’amico e collega Davide Desario, caposervizio della cronaca di Roma de Il Messaggero. Questa volta ha fatto tappa al centro culturale Aldo Fabrizi, nel quartiere di San Basilio, che ospita iniziative culturali e servizi rivolti alla cittadinanza e rientra in un quadro più ampio di realizzazione di una serie di centri culturali che il Dipartimento Politiche di Riqualificazione delle Periferie di Roma Capitale sta attuando nelle aree periferiche della Città. In una sala gremita di curiosi, Desario, affiancato dal presidente delle biblioteche di Roma, Francesco Antonelli, e dal giornalistica Michele Ruschioni, ha snocciolato per ben due ore le varie motivazioni che lo hanno spinto a scrivere questo libro. Storie Bastarde è un volumetto che raccoglie 26 storie vere viste dal punto di vista di un ragazzino e ambientate tra gli anni ‘70 e ‘80 ad Ostia, sul litorale romano.
Una terra di nessuno dove qualche anno prima è stato massacrato e ucciso Pier Paolo Pasolini. Un posto dove le strade ringhiano e i bar sono palestre di vita. Un gruppo di ragazzini cresce in mezzo alla malavita locale, incrociando i “bravi ragazzi” della Banda della Magliana e la Primula Rossa delle Br, Barbara Balzerani. È Ostia, ma potrebbe essere qualunque periferia italiana, dove sopravvivere vuol dire fare i conti anche con tragedie come l’episodio di Vermicino che ferma tutti davanti alle televisioni. Le storie bastarde – pestaggi tra rossi e neri, fionde e motorini rubati, scippi e scommesse, le sfide tra bande nemiche, e poi overdose, morti ammazzati – diventano lenti d’ingrandimento su una gioventù che cresce e sul mondo che sta cambiando. Storie di persone comuni, gli eroi di tutti i giorni, quasi sempre ai margini del racconto eppure protagonisti.
Desario ripercorre la storia di quel periodo ricco di avvenimenti significativi attraverso questi sguardi. Numerose le domande mosse all’autore nel corso della presentazione. In molti hanno portato alla sua attenzione altre storie di vita vissuta, a volte altrettante storie bastarde fatte di coincidenze ma anche di dura realtà, a volte anche tragica. Sono le storie di ognuno di noi che Desario ha saputo condensare in questi ventisei racconti. Ne è convinto Francesco Antonelli. Non è mancato il firma copie finale, il libro è andato a ruba e Desario ha voluto concludere la sua presentazione con la lettura di una delle sue storie intitolata “Se vuole il cielo”. E chissà che se vuole il cielo questo libro possa diventare presto un film? Noi diciamo che ha tutte le carte in regola per poterlo diventare.
Il servizio di Sabrina Agasucci