(Meridiananotizie) Roma, 7 giugno 2012 – Si è tenuto nel pomeriggio di ieri a Palazzo Incontro il convegno ‘Fare luce sulla Piovra. Le inchieste sul sistema mafioso e i responsabili degli omicidi’, inserito nella serie di ‘Lezioni Civili’ in ricordo di Falcone e Borsellino. Un racconto e un ricordo particolare del giudice Giovanni Falcone, del maxiprocesso, delle stragi, della mafia da parte del Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, con la partecipazione del giornalista di ‘La Repubblica’ Attilio Bolzoni e del Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti il quale ha sottolineato come, “dopo vent’anni, con ‘Lezioni Civili’ si è cercato di costruire un percorso per riflettere sull’Italia, su quegli anni, su cosa e come eravamo e cosa è avvenuto di positivo e negativo in questi anni di storia italiana”.
“Da sostituto alla Procura di Palermo decisi di provare a fare il giudice e dopo nemmeno un anno mi diedero l’incarico per il processo contro la mafia. Mi recai dal giudice Falcone e gli dissi dell’incarico, del maxiprocesso. Falcone mi guardò e mi portò fuori dalla sua stanza blindata, davanti ad una stanza, aprì la porta e mi mostrò 100 maxifaldoni, circa 400mila atti processuali da studiare”. ha raccontato il procuratore Grasso nel ricordare il magistrato scomparso. Inoltre Grasso ha sottolineato che “La mafia non è solo al sud, ma anche al nord e a Roma, in forme diversamente riconoscibili. La mafia ha subito una sorta di trasformazione, dove non c’è lo stesso controllo del territorio che ci deve essere in Sicilia. Si nasconde dietro le piaghe degli affari, del denaro, degli investimenti e dei profitti e lo fa benissimo. La mafia va dove c’è ricchezza, sfruttandola per produrne altra”.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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