(Meridiananotizie) Roma, 27 giugno 2012 – Una 30ina di militanti sdraiati coperti da lenzuoli mortuari con sopra il necrologio degli oltre 800 morti in carcere negli ultimi 10 anni, così il Partito Radicale, nel tardo pomeriggio di ieri, ha voluto manifestare in occasione della giornata mondiale contro la tortura. I Radicali hanno voluto inscenare la tragedia dei suicidi in carcere, per denunciare le condizioni di tortura a cui sono quotidianamente sottoposte le migliaia di reclusi negli istituti di pena italiani e per ricordare ai legislatori, alla politica e all’informazione, che una norma di civiltà giuridica e sociale, l’inserimento nel nostro ordinamento di un reato di tortura, aspetta da 25 anni, da quando l’Italia nel 1988 ha ratificato la Convenzione Onu contro la tortura, di essere promulgata.
Per Rita Bernardini, deputato radicale, si è trattata di una dimostrazione simbolica di una realtà nazionale, a specchio e monito per le istituzioni e la società. Un’occasione per ricordare alla politica il satyagraha, la lotta non violenta, in corso, su cui da tempo come Radicali siamo impegnati affinché sia interrotto lo stato di illegalità in cui versa la giustizia italiana con un provvedimento di amnistia, “amnistia per la Repubblica”. Alla rappresentazione e agli interventi politici si sono alternate letture di drammatiche e tragiche storie grazie anche alla presenza di Alessandro Haber.
Il servizio di Mariacristina Massaro
Altre videonews su Politica
Roma, respinta la proposta di intitolare una strada ad Almirante tra slogan antifascisti VIDEO