(Meridiananotizie) Roma, 20 giugno 2012 – Sembrava una normale cassa contenente apparecchiature medicali ma si trattava di un altro originale stratagemma utilizzato dalle organizzazioni criminali per introdurre in Italia una partita di cocaina purissima destinata ad invadere un mercato che, a dispetto dell’attuale congiuntura economica, non conosce flessioni, forse perché l’uso di droghe può attenuare, nell’attuale momento storico, il senso di frustrazione e disagio di alcune fasce sociali più sensibili. I finanzieri del Comando Provinciale di Roma, durante uno dei consueti controlli doganali effettuati in collaborazione con il personale dello S.V.A.D. dell’Agenzia delle Dogane all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, si sono imbattuti in una cassa giunta in Italia con un volo proveniente da Santo Domingo, assomigliante a quelle utilizzate per le spedizioni di prodotti medicali.
Le Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino hanno però deciso di vederci chiaro e – di intesa con i doganieri – hanno approfondito l’ispezione scoprendo che la cassa conteneva ben 101 panetti di cocaina purissima, per un peso complessivo di circa 110 chili, stipati in modo da occupare l’intero volume dell’imballaggio. Dalle prime indagini, si è appurato che la spedizione era diretta ad un cittadino italiano, il quale è stato fermato e successivamente associato al carcere di Regina Coeli, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Per l’elevato grado di purezza, la droga, una volta tagliata e immessa sulle piazze di spaccio, avrebbe potuto fruttare oltre 40 milioni di euro.
Il servizio di Domenico Lista
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