(Meridiananotizie) Roma, 11 giugno 2012 – Il 1967 segnò la rottura tra Israele e il Partito Comunista italiano. A raccontare fatti e restroscena lo storico Matteo Di Figlia nel libro in uscita “Israele e la sinistra. Gli Ebrei nel dibattito pubblico italiano dal 1945 ad oggi. Il libro è stato presentato alla sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana dal sindaco di Torino Pietro Fassino e dal giornalista Gad Lerner. Nell’Italia repubblicana, numerosi ebrei aderirono ai partiti di centro sinistra.
Una scelta naturale dopo anni di lotta che ha visto schierati sullo stesso fronte ebrei e antifascisti. Ben presto Israele assunse un ruolo centrale nella definizione dell’autocoscienza ebraica, creando cosi un piano di aperta conflittualità con buona parte di quelle stesse sinistre arroccate spesso su posizioni terzomondiste. Nacque un terreno nel quale gli ebrei italiani di diverse generazioni avviarono continui ripensamenti della tragica eredità della Shoah, del legame di Israele, e di un impegno politico che spesso fu un aspetto essenziale delle loro vite.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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