(Meridiananotizie) Roma, 26 settembre 2012 – Continua la protesta dei lavoratori di Almaviva contro la decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione straordinaria 632 dipendenti, in vista della chiusura della sede di via Lamaro, ex Atesia, a Cinecittà. I lavoratori del call center si sono ritrovati davanti la sede della giunta regionale in via Rosa Raimondi Garibaldi. Giornata importante per loro.
Da oggi scadono, infatti, i termini per la contrattazione e potrebbero scattare le lettere per la Cigs, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, anche per le sedi di Casal Boccone e Casale Prenestino, questa è la paura che serpeggia tra i lavoratori. Mentre una delegazione sindacale incontrerà le parti sociali, azienda e Regione. Indignato per la situazione Marco Volpi, RSU COBAS Almaviva.
I commessi del call center hanno avuto un primo incontro con la Regione lo scorso 20 settembre, come sottolinea Tiziana Perrone, RSU CGIL Almaviva Contact. “Il sindacato non può cedere ai ricatti di cassa integrazione dell’azienda e pertanto abbiamo fatto loro delle controproposte che non sono state accettate”, ha sottolineato Romeo Ballarini, Segretario Regionale della UILCOM. L’invito che arriva dai lavoratori dunque è quello di risedersi al tavolo e di ridiscutere dei problemi interni all’azienda.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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