(Meridiananotizie) Roma, 17 settembre 2012 – Lo Stato succhia fondi ai Comuni senza restituire servizi ai territori, la Regione sposta costi dal sanitario al sociale tagliando finanziamenti, servizi e posti di lavoro. Il Comune accentra le poche risorse per il sociale, toglie autonomia ai municipi e si affida al volontariato per arginare la crisi dei servizi sociali.
Così i tagli previsti dal governo Monti e la gestione fallimentare della giunta Alemanno stanno letteralmente segando le gambe al terziario. È il preoccupante quadro che emerge dal dossier elaborato dal Social Pride, un’associazione di enti e istituzioni di volontariato impegnati nella ricerca e nel lavoro sociale.
“Questo è un grido di allarme ma anche di rabbia” queste le parole di Andrea Alzetta noto Tarzan consigliere comunale di Roma. Secondo il dossier la nuova previsione di bilancio in discussione questi giorni prevede un ulteriore taglio di risorse pari a oltre 22 milioni di euro rispetto alla spesa storica dei servizi sociali portando così al ridimensionamento di interventi di assistenza e di integrazione.
“L’allarme del taglio delle risorse coinvolge e spaventa tutti” queste le parole del consigliere provinciale Gianluca Peciola. Così Carlo De Angelis Presidente del Cnca Lazio.
Il servizio di Luisa Deiola.
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