(Meridiananotizie) Roma, 18 settembre 2012 -Una donna over 35 su tre ha problemi a diventare madre e circa il 20% delle coppie nel mondo deve fare i conti con l’infertilità. A fronte di questa emergenza, le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) si stanno evolvendo rapidamente, come a Chianciano Salute, Centro d’eccellenza per la PMA convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, che per primo in Italia applica l’approccio della Farmacogenetica nella delicata fase della stimolazione ovarica, e sta portando avanti importanti ricerche sulla selezione ovocitaria e sulla proteina SGK1. Il Biologo Citogenista e Responsabile Laboratorio Chianciano Salute, Raffaele Aiello ha detto: “La Farmacogenetica è un nuovo settore della genetica che studia i fattori genetici ereditari responsabili delle differenze individuali nella risposta all’attività dei farmaci. Circa ogni 1.000 basi (Nucleotide) nel DNA, una differisce individualmente: queste variazioni vengono chiamate Polimorfismi di Singolo Nucleotide (o SNPs). Grazie dunque alla Farmacogenetica è possibile somministrare terapie e trattamenti ‘cuciti’ sul profilo genetico di ogni singolo paziente”.
Il Medico Ginecologo Responsabile PMA Chianciano Salute, Alfonso Maria Irollo, ha dichiarato: ”La sterilità di coppia è quella condizione patologica caratterizzata dalla mancata comparsa di gravidanza dopo un anno di rapporti finalizzati alla procreazione, nelle coppie in cui la donna ha un’età inferiore ai 35 anni. Il periodo di riferimento scende da un anno a sei mesi se l’età della donna supera i 35 anni. L’attuale stile di vita, la ricerca del primo figlio in età sempre più avanzata, i continui “insulti” all’apparato riproduttivo da parte d’inquinanti ambientali, hanno reso la sterilità un fenomeno sociale: secondo i dati ISTAT, il problema riguarda il 30% delle coppie italiane”. La Psicologa e Mediatrice familiare Chianciano Salute, Pia Vicinanza, ha aggiunto: “Questa iniziativa ha raccolto moltissimi consensi, perché mette in rilievo quanto sia importante rivolgersi e occuparsi della persona, della coppia, non solo della malattia o del problema. Riteniamo che sia nostro compito prenderci cura della persona, anche attraverso la sensibilizzazione verso l’aspetto emotivo del percorso di Procreazione Medicalmente Assistita: per una donna, anche solo sentirsi chiedere “come stai oggi?” dall’altro capo del telefono, è di grande conforto”.
Intervenuto infine il Professore di Ostetricia e Ginecologia, Nikolaos Prapas, dell’Università degli Studi “Aristotele” di Salonicco: ”Per quanto riguarda l’uomo, l’infertilità è idiopatica, cioè senza causa apparente, nel 40-50% dei casi; per un 30-40% l’origine è da individuare nei disturbi della funzione testicolare, dovuti, ad esempio, anche ad attività sportive agonistiche come il ciclismo. Anche per la donna le cause d’infertilità sono plurime: i disturbi nell’ovulazione sono presenti nel 15-20% dei casi; il 20-30% presenta problemi di chiusura delle tube; per il 10% deriva da endometriosi; i fattori legati all’utero, malformazioni o aderenze, riguardano il 10-15% dei casi; un altro 10% è connesso a problemi del collo dell’utero, in special modo quelli conseguenti a raschiamenti”. Per ulteriori informazioni è possibile dunque consultare il sito www.omniafertitlitatis.it oppure contattare il centro Chianciano Salute allo 0578 62 713.
Il servizio di Giulia Taccioli
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