(Meridiananotizie) Roma, 26 novembre 2012 – “Il Consiglio esprime la piena e convinta solidarietà a tutti i lavoratori coinvolti, alle loro famiglie e a tutti quei pazienti e cittadini affetti da grave malattie, che a causa di questa incresciosa situazione, vedono aggravate le proprie sofferenze. Fa inoltre appello a tutte le istituzioni ed alle parti interessate ad individuare soluzioni che garantiscano la continuità scientifica e produttiva di un polo di eccellenza e che vengano trovate le risorse necessarie per sbloccare il pagamento degli stipendi dei dipendenti”. Questo il resoconto dell’Ordine del Giorno del Consiglio del Municipio XVIII che si è riunito in seduta straordinaria per incontrare una rappresentanza dei lavoratori dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI) e dell’Ospedale San Carlo di Nancy e discutere della loro situazione precaria.
Continua, infatti, la protesta dei 1800 dipendenti dell’IDI-San Carlo che da mesi non ricevono lo stipendio ma che continuano a lavorare assicurando il servizio ai malati, come ha spiegato Antonio Astorino, rappresentante sindacale aziendale Cisl Ospedale San Carlo. I primi sono saliti sul tetto del nosocomio e da domani inizieranno lo sciopero della fame, i secondi, invece, hanno occupato la chiesa dell’ospedale in maniera simbolica “La situazione è disperata, siamo ormai al tracollo” hanno dichiarato alcuni dei dipendenti presenti all’incontro. Durante la seduta è stata espressa all’unanimità la solidarietà dalle forze politiche dell’assemblea municipale, concordi sulla necessità di dover coinvolgere tutte le parti interessate ad individuare soluzioni che garantiscano la continuità scientifica e produttiva di un tale polo di eccellenza. “Come promesso ai sindacati tutti i rappresentanti del XVIII hanno preso posizione a favore dei lavoratori dell’IDI-San Carlo, gli unici che stanno pagando, senza alcuna colpa, il dissesto finanziario della struttura – ha dichiarato Daniele Giannini, presidente del Municipio XVIII –. Ci siamo impegnati con i rappresentanti dei lavoratori venuti in Consiglio a spingere i nostri referenti politici e istituzionali per smuovere la situazione e trovare soluzione a questa vergognosa vicenda. Da parte mia propongo che il prossimo premio Nobel per la medicina venga assegnato ai 1800 lavoratori dell’IDI-San Carlo, che da tre mesi garantiscono le prestazioni sanitarie senza prendere lo stipendio”.
Il servizio di Antonella D’Angelo
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