(Meridiananotizie) Roma, 12 dicembre 2012 – Silenzio e internet, due parole così lontane tra di loro. Sembra, infatti, impossibile raccontare la meditazione, la riflessione interiore in mezzo alle varie forme di comunicazione dei social network. Eppure Giampiero Beltotto, giornalista ed esperto comunicatore, con il suo libro “Silenzio amico” sembra esserci riuscito. L’occasione per parlarne è stata data dall’incontro organizzato al Centro Don Orione, dove tra gli altri era presente Antonio Paris, presidente del Gruppo Misto alla Pisana.
Dopo trent’anni, Beltotto ritorna in un monastero di clausura, quello di Valserena, in provincia di Pisa, e realizza un’intervista che riguarda la scelta di un gruppo di donne, quelle delle suore trappiste, che dal silenzio ci parla del senso della vita, della politica, del potere, della cultura, della Chiesa, del sesso e della maternità. Le risposte arrivano al cuore della questione umana e scardinano decenni di timidezze e un’infinità di pregiudizi. Non solo: dalla clausura, queste donne si mettono in gioco con il Popolo della rete e si confrontano con un mondo che, spesso, non ha neppure sentito parlare di contemplazione, di castità, di verità.
Ne emerge un dialogo potente, libero e senza schemi tra chi vive immerso in una costante offerta di sé a Dio e chi naviga in una cultura globalizzata che non riconosce il senso dell’eterno. «E’ più facile fuggire se stessi quando si è nel mondo che non in un monastero dove la vita è concreta e reale”, ha sottolineato l’autore. Per Paris il volume di Bertotto “rompe stereotipi che sono nella mente di tanti, presentandoci la vita del monastero come mai immaginavamo fosse”.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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