(Meridiananotizie) Roma, 3 dicembre 2012 – La vera realtà di Roma non è quella dell’antisemitismo, ma quella dei viaggi della memoria, che sa l’orrore del razzismo. Ed è questa realtà che bisogna diffondere per isolare chisi definisce fascista. Così il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, ha inaugurato la targa toponomastica sul nuovo ponte Ostiense, dedicata a Settimia Spizzichino, unica superstite donna della retata del 16 ottobre 1943 nel Ghetto di Roma.
Un esempio per la comunità proprio per la determinazione e la forza di raccontare ogni giorno la sua esperienza. Come affermava e scriveva, Settimia Spizzichino, era nata due volte: una volta biologicamente e una seconda volta quando è uscita da Auschwitz e Birkenau, testimone diretta dello sterminio.
Non faremo sconti nei confronti di chiunque voglia rivendicare l’orgoglio fascista – ha spiegato Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma – ci troverà uniti in questa battaglia, useremo tutte le armi legali per non permettere che ciò accada. Oltre questo c’è comunque un’Italia bella e genuina, – ha continuato Pacifici – piena di giovani che producono attività interessanti non solo sulla “memoria”, ma anche di solidarietà e accoglienza non restando indifferenti.
Il servizio di Teresa Ciliberto
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