(Meridiananotizie) Roma, 24 gennaio 2013 – “Ci sono cose che è naturale dimenticare, è nella nostra natura farlo, ma la Shoah non è così. Più passa il tempo, 67- 68 anni, e più ricordiamo.” Così il rabbino capo di Tel Aviv, Rav Ysrael Meir Lau, sopravvissuto all’Olocausto, ha raccontato la sua esperienza durante l’evento “Dopo la Shoah…il ritorno alla vita”, promosso dalla Comunità ebraica di Roma nel Tempio Maggiore, in occasione della Giornata della Memoria.
Tanti gli studenti presenti, ma non solo. A ricordare quei giorni anche alcuni tra i sopravvissuti.
“Non ho pianto per non dare soddisfazione ai nazisti – ha raccontato il rabbino- noi deportati abbiamo perso la voglia di piangere e dopo la liberazione pensavamo di avere il cuore di pietra. Nel tempo ho capito che siamo normali. Non possiamo dimenticare e non possiamo perdonare”.
Dare alle nuove generazioni la testimonianza di come i sopravvissuti hanno avuto la forza di tornare a vivere dopo l’esperienza nei campi di concentramento. Questo l’obiettivo. Gianluigi De Palo, assessore alla famiglia, all’educazione e ai giovani di Roma Capitale.
Il servizio di Teresa Ciliberto
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