(Meridiananotizie) Roma, 15 gennaio 2013 – Riaprono le gallerie ipogee dell’Umberto I dopo che ieri la Procura della Repubblica di Roma ha disposto “il dissequestro e conseguente restituzione” dopo 11 mesi. Il provvedimento della Magistratura scaturisce dalla verifica degli Organi addetti alla vigilanza dell’Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma secondo cui “non sussistono le esigenze di natura preventiva che impongano il vincolo di natura cautelare sul tratto delle gallerie oggetto del sequestro”.
Per il direttore generale dell’ospedale, Domenico Alessio: “E’ una giornata importante. Siamo riusciti con mezzi nostri a sopportare le conseguenze del sequestro, ovvero il trasferimento dei malati con ambulanze esterne costate un milione di euro, un onere insostenibile in un periodo di spending review. In questi mesi il sequestro ha tolto all’attività assistenziale un legame indispensabile. Oggi per noi è una giornata importante, dovremmo dedicarci ad un pensiero nuovo: l’Umberto I inizia ad essere diverso. La decisione restituisce all’attività assistenziale una risorsa importantissima, che oltre a determinare un consistente risparmio in termini economici di circa 1 milione di euro l’anno, elimina principalmente il disagio fin qui subito dai pazienti ricoverati che per accertamenti diagnostici non dovranno più essere trasportati con ambulanze private, ma saranno utilizzate le gallerie di collegamento sotterraneo già sequestrate dal febbraio 2012”.
Il direttore ha inoltre commentato le conseguenze dei tagli imposti alla sanità. Secondo Alessio l’ospedale è “una struttura che ha scritto la storia della medicina a livello nazionale e internazionale. Il problema delle gallerie ipogee è risolto almeno al 75% perché sui 2 km, restano 700 metri da ristrutturare quindi quando arriveranno altri fondi il problema sarà risolto. Purtroppo ci dimentichiamo che questo Policlinico è stato ideato nel 1888. Nel 1904 è entrato in funzione e ad oggi non ha mai avuto degli interventi manutentivi importanti. Noi vogliamo conservare la tradizione e investire risorse affinché il Policlinico diventi un ospedale all’avanguardia”.
Il servizio di Luisa Deiola
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