(Meridiananotizie) Roma, 18 febbraio 2013 – Più di 25mila persone esaminate di età vicina ai 50 anni, 2.399 di esse con fattori di rischio legati a gravi patologie, altre affette da disturbi quali ipertensione, diabete e obesità: questi i risultati della grande campagna di sensibilizzazione realizzata con il progetto “Ci sta a cuore il tuo cuore” di Apoteca Natura in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) e con l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e con la partecipazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Una campagna che vede le Farmacie adottare modelli di ‘Clinical Pharmacy’ che, insieme alla classe medica, consentono di ottenere fondamentali risultati in termini di salute e di prevenzione. “Per un mese (novembre 2012) alle persone adulte che si recavano nella nostra catena di farmacie veniva effettuata la misurazione di alcuni parametri (pressione arteriosa, peso, altezza, indice di massa corporea, circonferenza addominale) e fatto compilare un questionario, inoltre, il farmacista consegnava un opuscolo informativo con le regole della prevenzione. Se si evidenziavano dei rischi elevati il cittadino veniva indirizzato al medico di famiglia per un’adeguata terapia, ha spiegato Massimo Mercati, amministratore di Apoteca Natura. Nell’indagine sono stati utilizzati due strumenti: la carta per la predizione a 10 anni del rischio cardiovascolare globale del ‘Progetto Cuore’ e il FINDRISC test (OMS) sulla probabilità di sviluppare il diabete mellito, altro importante fattore di rischio cardiovascolare.
Le malattie cardiovascolari rappresentano nel nostro Paese la prima causa di morte e fumo, sovrappeso e ipertensione sono le tre principali minacce per sviluppare un infarto miocardico, un ictus o il diabete mellito entro dieci anni. “Molti dei fattori di rischio sono ancora presenti nelle persone. In particolare, tante sono quelle che fumano e che hanno una circonferenza addominale al di sopra dei valori normali” ha confermato Giuseppe Ventriglia, responsabile dell’area formazione e filoterapia della Società Italiana di Medicina. “Nella donna il diabete è più grave” ha poi affermato Carlo Giorda, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi. L’intervento precoce per i soggetti a rischio diventa, quindi, un vero salvavita. Per questo la campagna ha avuto lo scopo di sensibilizzare sia le persone a rischio, sia quelle in condizioni meno critiche che, avendo un’età inferiore ai 50 anni, non consultano periodicamente il medico di famiglia, e quindi non sono coinvolte in interventi educativi e preventivi. Punto di forza dell’iniziativa è proprio la diffusione della consapevolezza che porta a correggere gli stili di vita sbagliati. “Credo che dovremmo riscoprire il nostro stile di vita mediterraneo che non comprende soltanto l’alimentazione, ma anche il movimento e il non fumare”, ha sottolineato Simona Giampaoli, dirigente di ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità.
Il servizio di Sabrina Agasucci
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