(Meridiananotizie) Roma, 27 marzo 2013 – Legge di stabilità 2013 VaffanCUD. L’inps non assicura più l’invio per posta dei Modelli CUD ma li mette a disposizione dei cittadini soltanto per via telematica. La decisione presa dal Governo Monti, con l’intento di ottenere risparmi dal taglio del servizio, non poteva che andarsi a scontrare con un tessuto sociale tutto italiano. L’operazione si sta di fatto trasformando in un boomerang, traducendo il risparmio in un costo aggiuntivo per la collettività.
Inoltre le sedi Inps sono state prese d’assalto dai pensionati che reclamano la stampa del CUD e l’ente di previdenza è costretto ad impiegare diverse centinaia di funzionari. Con una spesa di 3,30 euro il cittadino può richiedere la stampa allo sportello amico delle poste, rendendosi cosi conto (un conto amaro) quanto sia amica la rete a chi deve arrivare a fine mese. E se si vuole utilizzare il canale telematico? Bisogna richiedere un PIN, del quale una parte viene rilasciata al momento della richiesta e un’altra spedita successivamente a casa. Ma se invece del PIN si spedisse direttamente il CUD a casa?
Il servizio di Giulia Taccioli
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