(Meridiananotizie) Roma, 02 aprile 2013 – Da oggi tutto il resto è noia… accolgono cosi le centinaia di romani e non il feretro di Franco Califano nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo. In molti hanno iniziato a riempire la piazza fin dalle 9 di martedì, radunandosi nella speranza di partecipare ai funerali. Ma la chiesa è troppo piccola e centinaia di persone sono rimaste fuori in fila. Durante la cerimonia delle esequie, iniziata alle 11, il suo quartetto d’archi – che lo aveva accompagnato anche al Teatro Sistina – ha intonato il «Cantic o delle Creature» e il suono ha riempito il sagrato. In programma anche alcuni classici del «Califfo» e un pezzo del brano «L’ultimo amico va via», da lui scritto nel 1972.
Seduto in seconda fila nella Chiesa degli Artisti, tra i tanti volti noti, anche Renato Zero: «Califano lascia un grande vuoto per la romanità». Poco più in là, il sindaco di Roma Alemanno, Amedeo Minghi, Lando Fiorini, Dario Salvatori, Renata Polverini e la figlia di Califano, Silvia. Intanto, fuori nella piazza, sotto la pioggia, tanti fan che attendevano il feretro intonavano «Tutto il resto è noia». Mentre il parroco nell’omelia ha ricordato: “Francesco ha trasmesso tanti messaggi e ognuno di noi ha cercato di apprendere qualcuno di questi messaggi. Ha cercato di essere di essere diverso e migliore e non solo per mettersi in mostra ma perché qualcuno lo vedesse per la sua bonta’”.
Il servizio di Francesca Ferrajolo
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