(Meridiananotizie) Roma, 29 aprile 2013 – Ore decisive per le condizioni fisiche del brigadiere Giuseppe Giangrande, ferito nella mattinata di ieri durante la sparatoria fuori palazzo Chigi e ricoverato al policlinico Umberto I dove il tenente colonnello Ciro Trentin, comandante del 6° Battaglione Toscana, a cui appartiene lo stesso Giangrande, ha risposto alle domande dei giornalisti. Il colonnello ha poi fatto un racconto di come si è svolta la dinamica dell’accaduto.
L’azione di Luigi Preiti, è stata quella di un uomo giunto sull’orlo di un precipizio, pronto a far un gesto eclatante per uscire dal mondo chiuso delle proprie ossessioni, le stesse date da una rabbia e da un risentimento covato da mesi. Ad accenderle la crisi matrimoniale e la perdita del lavoro che dopo trent’anni lo aveva riportato da Alessandria a Rosarno, in Calabria, suo paese d’origine.
Accanto a Giangrande c’è l’unica figlia di 23 anni, arrivata con altri parenti, sconvolta, alla quale stando al racconto dei familiari il brigadiere ha cercato di parlare, riconoscendola e rassicurandola.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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