(Meridiananotizie) Roma, 15 aprile 2013 – Si sentiva “donna, tanto donna, da non voler portare i pantaloni”, così parlava di se Louise Berliawsky Nevelson, la scultrice americana di origine russa che la Fondazione Roma ha scelto per inaugurare la stagione primaverile a palazzo Sciarra. Figura tra le più eminenti dellʼarte del XX secolo, le opere di Louise Nevelson rivelano una stretta relazione con lʼarte europea della prima metà del Novecento e in particolare con le nuove formulazioni delle avanguardie storiche del cubismo, dadaismo e surrealismo. A queste Nevelson unisce la visione pragmatica dellʼarte statunitense di quegli anni e un nuovo sguardo verso lʼarte dei nativi americani e delle civiltà precolombiane.
La sua ricerca compositiva è basata sullʼidea dellʼassemblaggio e della sovrapposizione prospettica di forme geometriche e si caratterizza per lʼimpiego del legno e di parti di mobilio recuperato per le strade di New York. Attraverso il prelievo di oggetti quotidiani, dipinti di nero, bianco e oro, Nevelson eleva un semplice manufatto a opera dʼarte, negando così la possibilità di delimitare lʼarte entro strette definizioni, e concependo la possibilità di crearla con qualunque oggetto. “Un evento raro e prezioso che testimonia il ruolo della Fondazione Roma nello sviluppo e nella promozione dell’offerta culturale della città” spiega Emmanuele Emanuele Presidente della fondazione Roma.
Il servizio di Luisa Deiola
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