(Meridiananotizie) Roma, 9 maggio 2013 – Una corona di fiori deposta in silenzio sotto la targa che commemora l’uomo prima che il politico. 35 anni fa veniva ritrovato a Via Caetani, nel portabagagli di una Renault 4 rossa, il corpo senza vita di Aldo Moro, ucciso brutalmente dalle Brigate Rosse dopo 55 giorni di prigionia. Ad omaggiare l’ex leader democristiano il Presidente Napolitano circondato dalle più alte cariche dello Stato, tra cui il premier Enrico Letta, e i presidenti delle due camere Laura Boldrini e Pietro Grasso.
“La storia d’Italia è fatta di pagine insieme gloriose e drammatiche come quella che abbiamo ricordato oggi – ha commentato il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti – Il sequestro Moro fu un’aggressione allo Stato che però seppe reagire. È importante ricordare perché la democrazia è una conquista quotidiana e la nostra presenza qui non è solo un omaggio dovuto ad uno statista e a un leader politico ma anche un atto politico che conferma quanto è importante difendere le istituzioni democratiche di questo Paese.”
“Un atto doveroso – ha affermato il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno – non soltanto nei confronti di una delle persone più importanti della storia della Repubblica italiana ma anche rispetto ad un periodo storico che l’Italia non si deve più rivivere. Qui si è consumato il fatto più grave degli anni di piombo: in questo momento in cui dobbiamo superare la crisi economica, è necessario comprendere che gli odi contrapposti e lo scontro totale non devono ritornare. La politica deve essere costruttiva con tolleranza e rispetto reciproco.”
Il servizio di Teresa Ciliberto
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