(Meridiananotizie) Roma, 27 maggio 2013 – “Mai più in politica, lo giuro. Mi metto a fare il filantropo.” È una promessa quella di Franco Fiorito condannato a tre anni e 4 mesi dal gup Rosalba Liso. L’accusa era di peculato per essersi appropriato di oltre un milione di euro dei fondi del gruppo regionale del Pdl. Con la sentenza di reclusione l’ex capogruppo alla Regione Lazio, vede scongiurato il rischio di tornare in carcere. Considerando, infatti, che l’ex sindaco di Anagni ha già scontato a Regina Coeli sei mesi di carcerazione preventiva e considerato che il tetto minimo per scontare la pena è di tre anni, l’ex tesoriere non tornerà in carcere. Una cosa deve essere chiara: non ho rubato nulla, quei soldi mi sono stati assegnati tramite delibera. – continua Fiorito – Per questa storia ho fatto fin troppo carcere. Ho dimostrato, documenti alla mano, di non aver commesso alcun peculato. Spero che la sentenza venga ribaltata in appello”
Per sua stessa ammissione, inoltre Fiorito tornerà a vivere nella casa di Anagni. «Vivo vicino casa di mia madre, lei ha bisogno di assistenza, è malata – ha raccontato lasciando il tribunale -. Questi ultimi mesi sono stati difficili». A Fiorito è stata applicata intanto l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Il giudice ha accolto le richieste di patteggiamento avanzate dagli ex collaboratori di Fiorito, Bruno Galassi e Pierluigi Boschi: 1 anno e 5 mesi di reclusione al primo, 1 anno e 2 mesi al secondo.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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