(Meridiananotizie) Roma, 16 maggio 2013 – Si avvicina sempre di più la data del primo luglio, giorno in cui cesserà definitivamente il rapporto tra Roma Capitale e Equitalia, deciso da un referendum online che ha visto l’88% dei votanti schierarsi contro l’ente di riscossione. È del due maggio scorso poi la successiva delibera che ne regolamenta l’internalizzazione da parte del comune. Roma Capitale, con il supporto della società AequaRoma, diventerà interlocutore unico in tutte le fasi di gestione della riscossione attraverso l’incremento degli sportelli fisici, un call center dedicato e l’implementazione dei sistemi tecnologici. Ma il passo in avanti più importante riguarda l’aggiunta di “una serie di norme che sono più flessibili di quelle applicate fino ad ora da Equitalia – ha sottolineato il sindaco Alemanno in una conferenza stampa in Campidoglio – alzeremo tutti i tetti per eventuali interventi di carattere coercitivo in modo da proteggere le fasce sociali più esposte”.
Dagli attuali 20 mila euro per l’iscrizione di ipoteca e l’espropriazione immobiliare, si passerà ad un minimo di 30 mila e, nel caso di abitazione principale, si arriverà fino a 50 mila euro. Il nuovo sistema di riscossione prevede inoltre uno snellimento delle procedure di concessione delle rateazioni ed un aumento del limite massimo fino a 100 rate. Attraverso l’incrocio delle banche dati, sarà inoltre possibile individuare, per ciascun contribuente, gli eventuali crediti esistenti e compensarli con gli importi accreditati da riscuotere.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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