(Meridiananotizie) Roma, 11 maggio 2013 – “L’Asia è un altrove straordinario, dove un viaggiatore curioso trova tutto quello che desidera scoprire, dentro e fuori di se. Perché ha culture antiche e fortemente identitarie, etnie che resistono con fierezza e dignità all’assalto della globalizzazione, panorami naturali e umani entusiasmanti, tradizioni gastronomiche che possono far saltare di gioia le papille gustative o far disperare chi inorridisce a vedere animali di casa finire in pentola o insetti mummificati in una frittura”. Questa è l’Asia di Corrado Ruggeri che l’ha visitata per trent’anni e ha ora raccolto nel suo libro “La mia Asia”, le esperienze più significative del magico continente.
Bali, Bhuton, Cambogia, Borneo, Vietnam, sono solo alcuni dei paesi che il caporedattore del Corriere della Sera ha percorso, non come farebbe un turista, ma nel profondo, cogliendone tutte le caratteristiche: dal cibo alla religione, dalle strade più nascoste ai riti più misteriosi. I viaggi di Ruggieri racchiudono in se disavventure e piaceri, ma anche momenti comici. “La mia prima volta in asia fu all’inizio degli anni Ottanta. Sbarcai a Bangkok, che fu il mio battesimo d’oriente. Da allora ho percorso strade e sentieri di questo continente, fra le vette del Bhutan, i templi di Bali, i campi di sterminio della Cambogia, ho incontrato ex cannibali in Irian Jaya, tagliatori di teste in Borneo, e poi Vietnam, Laos, India, le spiagge delle Maldive, le sale da gioco di Macao. Ho mangiato bachi fritti in Corea del Sud, cane in Vietnam, cavallette in Birmania, inciampato in laghi di sangue nel mercato del pesce di Tokyo”. Dell’Asia Ruggeri ha colto gli aspetti più veri, quelli della vita reale delle popolazioni che la abitano, come ha spiegato l’Ambasciatore del Vietnam Nguyen Hoang Long.
Il servizio di Luisa Deiola