(Meridiananotizie) Roma, 10 giugno 2013 – È un Alemanno amareggiato ma consapevole quello che si è presentato ai giornalisti ad appena un’ora dalla chiusura dei seggi ammettendo la sconfitta contro Ignazio Marino. Il sindaco uscente si è, infatti, fermato al 36,07%. A influire sul risultato anche la scarsa affluenza alle urne: a votare, infatti, meno di un romano su due con il 45,06% contro il 52,8% del primo turno. I ringraziamenti dell’ormai ex sindaco, Gianni Alemanno, vanno al suo staff, ai volontari, alle donne, in particolar modo alla moglie Isabella Rauti e alla lista civica, perchè “un 5% costruito grazie alla voglia di fare e all’impegno di persone che si sono avvicinate alla politica cercando di contrastare la disaffezione, è molto importante”, ha sottolineato Alemanno.
Un sentito “grazie” va anche a Berlusconi, “che c’è sempre stato, al primo ed al secondo turno, con interviste televisive e videomessaggi, mezzi che ha sempre prediletto”, a ‘La Destra’ di Francesco Storace ed a ‘Fratelli d’Italia’. Ancora un ringraziamento alle circa 374mila persone che ci hanno votato – ha aggiunto Alemanno – un gruppo di persone che si sta stabilizzando tra elezioni politiche, regionali e comunali”. A questo riguardo, i dati resi noti dal Comitato elettorale contano, infatti, circa 375mila voti alle elezioni politiche e 392mila alle regionali. In merito al problema dell’astensionismo, che “ha toccato tutto il centrodestra in tutte le parti d’Italia”, Alemanno ha invitato a “fare autocritica”, lui la farà per primo, “sul perchè non siamo riusciti a costruire un ponte stabile con la cittadinanza.
Il problema sarà trovare uno strumento nuovo che galvanizzi, che appassioni, senza necessariamente utilizzare il meccanismo dello scontro muscolare, bisogna avere una capacità di spiegare i valori costruttivi, che affascinano a prescindere. Bisogna fare e costruire – ha insistito il sindaco uscente – per ‘fare’ certe volte bisogna anche scontrarsi in politica, ma il primo dato è fare”. Infine Alemanno ha invitato a non fare l’errore di cantare il “de profundis, come successe nel 2006 e due anni dopo abbiamo stravinto nel Comune di Roma”. E a tutti coloro che lo hanno votato ha detto: “Non abbiate paura. Abbiamo tutte le energie per ripartire, noi siamo pronti”.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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