(MeridianaNotizie) Roma, 19 giugno 2013 “Ma tu hai capito chi è questo Magris?” è questa il dubbio che aleggia nella assolatissima Piazza del Collegio romano dove, dal Liceo Classico Visconti, escono a poco a poco gli studenti, stremati, dopo aver fatto la prima prova di italiano dell’esame di maturità. Tra i ragazzi regna lo stupore sulla prima traccia dedicata allo scrittore, germanista e senatore triestino; i più impavidi tra loro si sono comunque cimentati nell’impresa di analizzare il suo “infinito viaggiare” ma la maggior parte ha preferito le altre tracce come “L’individuo e la società di massa” con testi di Pasolini, Canetti e Montale, “Gli omicidi politici”, “La ricerca sul cervello” “Stato, mercato e democrazie” con testi di Zingales, Pirani e Krugman e quasi nessuno si è invece buttato sulle tracce “La rete della vita” o “Brics e paesi emergenti”.
In tutto sono 47.917 gli studenti laziali che per sei ore, o poco meno, hanno occupato le sedie nei corridoi dei licei per comporre il tema; anche quest’anno, l’invio delle tracce è avvenuto tramite il cosiddetto “Plico telematico” e non più attraverso fascicoli cartacei. Dopo tanta fatica questi poveri ragazzi del Classico si potranno rilassare? No, proprio per nulla, almeno non fino a lunedì, quando verranno bombardati dalle domande della terza prova. Domani invece ad attenderli ci sarà una bella versione di latino e i ragazzi confidano nella clemenza dei professori ma soprattutto in quella del fato, affinché non sia il temutissimo Cicerone.
Il sevizio di Luisa Deiola
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