(Meridiananotizie) Roma, 13 giugno 2013 – In un periodo di crisi come quello in cui viviamo tendono a scomparire sempre più le attività a livello familiare. Ma non è sempre cosi. 11 persone, legate tutte da vincoli parentali erano infatti riuscite a mettere in piedi un supermarket locale di tutto rispetto nel quartiere Prenestino – Villa Gordiani, nella periferia sud orientale della Capitale. Peccato che invece di generi alimentari vendevano stupefacenti. È quello che hanno scoperto i carabinieri del comando provinciale di Roma nel corso di un’operazione denominata Happy Family che ha portato all’arresto di tutti i membri dell’associazione e del sequestro di oltre 2 kg di hashish, 30 grammi di marijuana e circa 17mila euro in contanti, provento del traffico di stupefacenti che i vari associati avevano nascosto nelle proprie abitazioni.
Il giro d’affari rilevato è molto consistente: nel corso degli otto mesi d’indagine, già altri 11 soggetti sono stati tratti in arresto per spaccio di droga con il sequestro di 200 grammi di cocaina, 500 grammi di hashish, 600 di marijuana, 50 pasticche di ecstasy e circa 37mila euro in contanti. L’organizzazione era diretta da una pregiudicata 52enne romana del quartiere, insieme ai due figli di 31 e 25 anni, i quali, avvalendosi della collaborazione di parenti, provvedevano al reperimento all’ingrosso della sostanza, al confezionamento e alla tenuta della contabilità dell’intera associazione, distribuendone i proventi. Articolata la rete di spacciatori e vedette che provvedevano allo spaccio, dalla mattina alle sette fino a notte fonda, dandosi il cambio tra loro, secondo le indicazione della “dirigenza” del sodalizio. I principali venditori al dettaglio erano proprio la sorella della 52enne, anch’ella del quartiere, con tutta la sua famiglia: il marito, i due figli e il cognato.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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