(Meridiananotizie) Roma, 11 giugno 2013 – Nel 2013 la tassazione ha raggiunto un livello record pari al 53,4% del Pil e le tasse su lavoro superano il 42%. A lanciare l’allarme è Confartigianato, nel suo rapporto all’assemblea annuale. “Nel 2013 gli italiani pagano 38 miliardi in più di tasse, pari a 639 euro di maggiori imposte procapite, rispetto alla media dei cittadini dell’Eurozona”.
“Questo gap è l’effetto dell’aumento della pressione fiscale che quest’anno in Italia raggiunge il 44,6% del Pil, ben 2,4 punti in più rispetto al 42,1% nella media dei paesi dell’Eurozona. Tra le tasse più recenti che hanno innalzato la pressione fiscale su imprese e famiglie l’Imu ha provocato tra il 2011 e il 2012 un maggior prelievo sugli immobili di 14,5 miliardi.
Pesante anche l’impatto della Tares, la nuova tassa sui rifiuti che provoca un incremento del 28,1% del prelievo pro capite. Nei quasi 600 giorni che vanno da novembre 2011 a giugno 2013, nell’alternanza tra governo tecnico e la fase di incertezza e stallo registrata in avvio di legislatura, il numero delle aziende italiane è diminuito dell’1%, pari a 59.835 imprese, il numero delle imprese artigiane è calato del 3%, il Pil è sceso del 3,4%, il credito alle imprese è diminuito di 65 mld, la pressione fiscale è aumentata di 2 punti e la disoccupazione giovanile di oltre 8 punti“.
Tra gli ostacoli principali c’è la burocrazia, che costa alle imprese 31 miliardi di euro l’anno. Il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, ha sottolineato che “molti interventi si possono fare a costo zero. Bisogna volerlo e molto si può fare razionalizzando la spesa pubblica. Ma è necessario saper risparmiare. E anche sul tema della spending review occorre agire con buon senso avendo presente il progetto complessivo. Tutti i tagli lineari finora compiuti hanno generato risparmio a breve ma, sulla lunga distanza, hanno mostrato effetti depressivi non solo sulla P.A. ma anche sull’economia reale”. A fare un quadro della situazione locale Mauro Mannocchi, Confartigianato Imprese Roma. A denunciare questa fase in cui versano le aziende molti imprenditori.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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