(Meridiananotizie) Roma, 28 giugno 2013 – “Senza diritti siamo solo schiavi”. Con questo striscione si è aperto il corteo organizzato dalla Fiom Cgil per protestare contro la Fiat. E che ha visto sfilare migliaia di lavoratori da piazza della Repubblica al Pantheon, passando per via dei Fori Imperiali.
Secondo Maurizio Landini, segretario Fiom Cgil, a partire dalla Fiat e dalla componentistica auto, è importante che si blocchi il processo di reindustrializzazione, di chiusura di fabbriche e di licenziamenti, perché questo è quello che sta avvenendo. Per quanto riguarda la Fiat, nello specifico “c’è bisogno che il governo convochi un tavolo e impegni la Fiat a mantenere le produzioni in Italia e a fare gli investimenti necessari”. Lo stesso governo poi, sottolinea Landini, “deve mettere in campo vere politiche industriali per un settore importante come quello dei trasporti, perché in Italia non c’è un piano dei trasporti nazionale”.
“La Fiat non sta investendo in Italia, non garantisce l’occupazione, ma ha semplicemente demolito i diritti dei lavoratori in questi anni” – ha spiegato Paolo Ferrero, segretario nazionale Rifondazione Comunista – “c’è bisogno che il governo intervenga ed obblighi la Fiat ad un Piano industriale di investimenti, di innovazione tecnologica e di garanzia dei siti produttivi. Non è possibile che la Fiat abbia preso valanghe di miliardi in questi anni e adesso semplicemente se ne freghi e usi l’Italia solo per far mettere in cassa integrazione la gente”.
Tra bandiere, striscioni e fumogeni rossi sfilano due gruppi di lavoratori: uno con le tute blu dei metalmeccanici ed uno con le tute bianche, a simboleggiare il lavoro che non c’è più, sono i “fantasmi” della Fiat.
Il servizio di Teresa Ciliberto
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