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(MeridianaNotizie) Roma, 3 luglio 2013 – I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di quattro società romane, tutte operanti nel settore della telefonia mobile. Con l’attività odierna, è stato inferto un duro colpo a quei “dealer” – da qui il nome dell’operazione – che si sono prestati a fornire ausilio alle organizzazioni criminali, consentendo l’acquisto e l’intestazione fittizia di schede telefoniche per fini illeciti. Esponenti di spicco della malavita organizzata, al fine di eludere i controlli da parte delle forze dell’ordine, erano soliti avvalersi di schede SIM intestate ad ignari cittadini, anche stranieri, completamente inconsapevoli dell’illecito utilizzo dei loro dati personali. In alcuni casi, le schede erano intestate addirittura a nomi di fantasia e dunque a soggetti inesistenti.
La base dell’organizzazione è stata individuata all’interno di un “normalissimo” negozio di telefonia, situato al quartiere “Appio – Latino”, dove il principale indagato un romano di 46 anni, gestiva, in prima persona, la vendita delle schede telefoniche. Ignorando le più elementari norme che regolano la tutela della privacy, l’indagato utilizzava le generalità di ignari clienti che, in buona fede, le avevano fornite in occasione di precedenti acquisti di prodotti telefonici, fidandosi della correttezza del commerciante. Il sodalizio criminale è risultato talmente ben strutturato che il 46enne, in breve tempo, ha creato una parallela filiera di distribuzione illegale di SIM CARD, così garantendo una costante fornitura alla “clientela” della malavita romana e nazionale, che in lui ha trovato un fidato “collaboratore”, in grado di fornire pacchetti di schede telefoniche “fittiziamente intestate”.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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