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(MeridianaNotizie) Roma, 3 luglio 2013 – L’antico caffè della Pace, la camiceria Bazzocchi, sono cuori pulsanti di una città che non ha di eterno solo i monumenti ma anche tutte quelle realtà commerciali che la vivono e la respirano da sempre. Il rischio che le botteghe storiche romane debbano tirar giu definitivamente le serrande è il segnale di uno sgretolamento del tessuto commerciale romano, di tutti quegli esercizi che hanno fatto la storia della città. È qualcosa che riguarda anche l’aspetto culturale e sociale di Roma che solo quello economico e contrattuale.
Con la speranza che “il cuore di Roma continui a battere” commercianti e associazioni per la tutela degli esercizi storici hanno manifestato in via della Pace, di fronte all’omonimo bar che rischia la chiusura per problemi legati al contratto di afffitto. “Dalla nuova Giunta comunale, ci aspettiamo interventi radicali ed efficiaci, non a spot – ha detto Giulio Anticoli, presidente Cna Roma citta’ storica e associazione Botteghe storiche – vogliamo che sia varata una legge nazionale che tuteli le botteghe storiche come patrimonio di Roma e vogliamo che siano approvate misure per l’agevolazione fiscale ai proprietari delle mura, e misure volte a calmierare gli affitti in centro dove ci sono esercizi – come il bar dei Socialisti di via del Corso – che sono stati costretti a chiudere perche’ gli e’ stato chiesto un affitto da 45mila euro al mese”.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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