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Ad un anno dalla sua scomparsa amici e collaboratori si sono riuniti per ricordare colui che ha avuto il merito di teatralizzare la città di Roma, o meglio di colui che inventò l’Estate Romana.
(MeridianaNotizie) Roma, 12 luglio 2013 – Talk e testimonianze, reading di poesie, film e proiezioni hanno inondato il Maxxi dell’”effimero” ricordo di Renato Nicolini. Ad un anno dalla sua scomparsa amici e collaboratori si sono riuniti per ricordare colui che ha avuto il merito di teatralizzare la città di Roma, o meglio di colui che inventò l’Estate Romana.
Nicolini concepì e realizzò la grande manifestazione culturale d’avanguardia e di massa, una stagione di arte, cinema, musica, poesia e teatro che concluse gli anni Settanta e aprì gli Ottanta facendo della Capitale “una città che, almeno un poco, era la casa di tutti”. Per chi l’ha vissuto, l’intellettuale, ebbe il merito di riuscire a costruire a Roma una rete culturale in grado di crescere costantemente. Lo definiscono come un anima giovane e utopica e proprio queste sue caratteristiche gli permisero di far discutere tra loro le varie anime che abitavano culturalmente Roma.
Il servizio di Cristina Pantaleoni
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