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(MeridianaNotizie) Roma, 8 luglio 2013 – Un errore del comandante potrebbe essere all’origine dello schianto in fase di atterraggio a San Francisco, del Boeing 777 della Asiana Airlines. La compagnia aerea sudcoreana fa sapere che il pilota era esperto ma ancora in corso di formazione su quel genere di velivolo.
Durante quel volo era, infatti, sotto la supervisione di un istruttore, che agiva come copilota .Si escludono problemi meccanici: “Prima dell’incidente al personale della torre di controllo non è stato segnalato alcun problema particolare” ha detto Deborah Hersman, presidente della Ntsb, l’ente per la sicurezza dei trasporti degli Stati Uniti che ha inviato un team di esperti a San Francisco per svolgere le indagini.
Cruciali i dati registrati dalle scatole nere secondo cui il pilota aveva dato nuovamente gas e aveva chiesto l’autorizzazione alla torre di controllo per interrompere la manovra e riprendere quota. Il Boeing 777 volava, inoltre, a una velocità ‘‘significativamente’‘ al di sotto di quella normalmente tenuta in fase di atterraggio. I passeggeri si sono resi subito conto dell’anomalia. “Eravamo troppo bassi,” racconta una di loro. “Ho pensato: ora ci schiantiamo, ed è successo’‘.
291 i passeggeri, 2 le vittime, 182 i feriti: ma i numeri di questo disastro potevano essere ben più gravi. “La mia impressione,” ha detto Joanne Hayes-White, a capo dei Vigili del Fuoco di San Francisco, “è che l’equipaggio abbia fatto un lavoro eccezionale, si sono assicurati che tutti fossero tratti in salvo e sono rimasti a bordo fino al completamento delle operazioni di evacuazione.”
Si indaga anche sulle cause della morte di una delle due ragazze cinesi, forse investita da uno dei veicoli di soccorso.
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