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(Meridiananotizie) Roma, 3 luglio 2013 – In concomitanza della discussione nelle aule parlamentari delle proposte di legge per regolamentare le aperture domenicali dei negozi, il sindacato Usb è sceso in piazza al Pantheon al fianco dei lavoratori del commercio. Obiettivo del presidio “dire no al saccheggio di diritti e dignità che hanno subito i lavoratori del settore e per portare la voce di chi si è visto togliere anche il diritto ai giorni di festa”, come ha sottolineato Francesco Iacopone, Esecutivo Nazionale Lavoro Privato. Il decreto del governo Monti, noto come “salva Italia”, sta producendo i suoi effetti nefasti ed evidenziando le sue contraddizioni, ha dichiarato Guido Lutrario, Usb Roma.
La crisi del commercio non ha nessun collegamento con le aperture e la liberalizzazione degli orari ma nasce dalla mancanza di reddito diretto e indiretto dei consumatori. Le mirabolanti promesse di crescita occupazionale all’indomani del decreto Monti si stanno traducendo oggi in chiusure di migliaia di imprese piccole e grandi, che non reggono la concorrenza, e le nuove assunzioni nella grande distribuzione organizzata sono rimaste lettera morta e si sono tradotte in aumento di carichi di lavoro degli occupati e già precarizzati lavoratori dei centri commerciali. Presenti al sit-in i lavoratori del commercio.
Il servizio di Mariacristina Massaro
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