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Indagati il fratello del conducente e due persone appartenenti alla Società Autostrade. Il veicolo aveva 18 anni.
(MeridianaNotizie) 1 agosto 2013 – Sale a tre il numero degli indagati per la strage dell’autobus precipitato domenica scorsa dal viadotto Acqualonga dell’Autostrada A16 Napoli-Canosa. Oltre a Gennaro Lametta,titolare della ditta proprietaria del pullman e fratello del conducente Ciro, altre due persone, appartenenti alla Società Autostrade, sono iscritte nel registro degli indagati. I tre sono accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.
Continuano le verifiche per ricostruire la dinamica dell’incidente che ha causato la morte di 38 persone, tra cui il conducente dell’autobus. La perizia tecnica sta analizzando dei reperti che potrebbero essere pezzi del semiasse che il pullman, persi circa 2 km prima dello schianto. Dopo aver accertato la compatibilità con l’automezzo, i periti potranno verificare se la loro rottura abbia contribuito a provocare il terribile incidente. Intanto è stato reso noto che l’autobus aveva 18 anni e oltre 900mila chilometri alle spalle. Le indagini sono concentrate anche sulle condizioni del guard rail che non ha retto all’impatto con il veicolo.
Il servizio di Simona Berterame
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