GUARDA IL VIDEO
Per la crisi tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4.
(MeridianaNotizie) Roma, 23 agosto 2013 – Sotto i colpi della crisi falliscono le aziende laziali. Solo nel 2013 sono state sono state complessivamente 708 le imprese che hanno dichiarato il fallimento. Il 5,5% in più rispetto a quelle dichiarate fallite nel primo semestre dello scorso anno. Un dato percentuale leggermente inferiore alla media nazionale, che rivela che in Italia tra il primo semestre 2012 e il primo del 2013 i fallimenti sono aumentati del 5,9%. È quanto emerge da un report della Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha analizzato i dati dei tribunali fallimentari italiani. Ancora nel Lazio, dal 2008 al 2012 – gli anni della crisi – hanno chiuso i battenti 236 imprese storiche, ossia ultra cinquantenni, pari al 14,6% delle imprese storiche esistenti.
“Anche se i primi timidi segnali positivi sembrano arrivare dall’economia, ad agosto i Tribunali fallimentari non vanno in vacanza – si legge nel report della Cciaa di Monza Brianza – In Italia sono circa 126mila le imprese che hanno in corso ad oggi una procedura concorsuale tra fallimenti e concordati preventivi. Restringendo il campo ai soli fallimenti, nel primo semestre del 2013 si sono registrate circa 6500 nuove procedure fallimentari, in aumento rispetto allo scorso anno del +5,9%. E mentre aumentano i fallimenti, anche le imprese storiche fanno fatica a resistere. Per la crisi, secondo elaborazioni e stime dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4. Dopo la Lombardia, Lazio e Toscana fanno rilevare il dato più alto per nuovi fallimenti in rapporto al numero di imprese attive: in entrambe le regioni 1,5 imprese su 1000 hanno iniziato la procedura di fallimento nei primi sei mesi del 2013”.
Puntare sui giovani e salvaguardare le imprese sono per Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, i punti essenziale da non trascurare. “In questo periodo di difficoltà il Paese può ripartire da un lato valorizzando la componente giovane dell’imprenditoria attraverso il supporto alle start up innovative e dall’altro salvaguardando le imprese storiche che ne hanno determinato lo sviluppo. Per questo, compito delle istituzioni è individuare percorsi e iniziative ad hoc che sostengano il fare impresa nonostante la crisi.”
Altre videonews di Cronaca
Siria: se l’arsenale chimico esiste, potrebbe essere il maggiore del Medio Oriente
Monza Concept: la Opel di domani