GUARDA IL VIDEO
Marino: “È una ferita ancora aperta in tutti coloro che credono nei valori del dialogo e del confronto per risolvere le controversie internazionali”
(MeridianaNotizie) Roma, 6 agosto 2013 – Erano le 8:15 del 6 agosto 1945, quando un bombardiere dell’aviazione degli Stati Uniti sganciò sulla città di Hiroshima la bomba all’uranio. “Little Boy“, ragazzino, così si chiamava l’ordigno, esplose 43 secondi dopo a circa 500 metri dal suolo, come progettato, proprio per causare più danni possibili. La bomba distrusse qualsiasi cosa nel raggio di 2 km, il 90% dei palazzi della città fu abbattuto o gravemente danneggiato, 90mila persone morirono all’istante e molte altre non riuscirono a sopravvivere agli effetti devastanti delle radiazioni. Così, alla fine del 1945, ad Hiroshima si contarono oltre 140mila vittime della bomba. Roma non vuole dimenticare quella tragica vicenda e con “Mai più Hiroshima 1945 – 2013” si riunisce in piazza della rotonda al Pantheon in occasione del 68esimo anniversario.
“È una ferita ancora aperta in ciascuno di noi, in tutti coloro che credono nei valori del dialogo, del confronto e della reciproca comprensione per risolvere le controversie internazionali, – ha sottolineato il Sindaco di Roma, Ignazio Marino – in tutti coloro che credono davvero, nel profondo del cuore, che la parola ‘Pace’ abbia un senso universale ed essenziale per l’intera umanità.”
Secondo Athos De Luca, presidente del comitato “Terra e Pace”, “E’ importante ricordare questa tragedia nella Capitale perché tutti comprendano che la pace bisogna difenderla quotidianamente ed è questo il senso di questa iniziativa.”
Il servizio di Teresa Ciliberto
Altre videonews di Roma Capitale
Notte dei Fori, a disturbare la festa di Marino i comitati contro la discarica
Pedonalizzazione dei Fori, dal Comitato Esquilino arriva il NO