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Vietato l’utilizzo di cani, gatti e primati nei laboratori. La vivisezione diventa un reato.
(MeridianaNotizie) 1 agosto 2013 – Buone notizie per gli animalisti. La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva l’articolo 13 della Legge di delegazione europea che restringe la vivisezione e favorisce il ricorso ai metodi sostituivi di ricerca. Chiude i battenti definitivamente Green Hill, l’allevamento di cani beagle per i laboratori di vivisezione. La legge “restringi-vivisezione” vieta «l’allevamento nel territorio nazionale di cani, gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione». Proibiti anche i test per droghe, alcol, tabacco, armi, didattica e limitati alcuni usi, diventa inoltre obbligatorio l’utilizzo di anestesia e analgesia, inutilizzate fino ad oggi per almeno il 20% degli esperimenti.
“A poco più di un anno dalla liberazione dei 2.600 beagle, oggi celebriamo la vittoria definiva: con l’approvazione della mia norma, Green Hill non riaprirà mai più” ha dichiarato con orgoglio Michela Vittoria Brambilla, l’ex ministro da sempre in prima linea nella lotta contro la vivisezione. Una voce fuori dal coro giunge da Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri”. “La legge blocca le ricerche sui tumori. Il provvedimento ci mette in condizioni estremamente negative nei confronti degli altri Paesi proprio sul piano della ricerca”, afferma Garattini. ”Non potremo competere su questo fronte con altri progetti europei. La ricerca italiana ha ricevuto un altro duro colpo”.
Il servizio di Simona Berterame
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