L’uomo non accettava la situazione familiare della figlia ed è stato arrestato per i reati di lesioni, danneggiamento,
resistenza, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale
(MeridianaNotizie) Roma, 17 settembre 2013 – Una “problematica” situazione familiare ha scosso il pomeriggio di San Gordiano a Civitavecchia. Ieri pomeriggio in seguito a una segnalazione, gli uomini del 113 sono intervenuti per placare una violenta lite conclusasi con un arresto. All’arrivo degli agenti del Commissariato, uno dei due contendenti si era chiuso dentro casa mentre l’altro ha cominciato ad inveire contro di loro. L’uomo ha cercato di giustificare e motivare il suo comportamento con la volontà di voler riportare a casa sua figlia 20enne.
La figlia dell’uomo infatti viveva in quella casa con il suo compagno, sua figlia neonata e il suocero; decisione presa con il benestare dei servizi sociali vista la non facile condizione. L.M., queste le iniziali del 50enne, non accettando la situazione venutasi a creare, aveva dapprima aggredito il consuocero, per poi accanirsi con violenza contro il cancello dell’abitazione nel tentativo di far irruzione all’interno. Bloccato e accompagnato, con difficoltà, negli uffici del Commissariato – diretto dal dr. Giovanni Lucchesi – l’uomo è stato arrestato per i reati di lesioni e danneggiamento oltre che per resistenza, minacce e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
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