I lavoratori Videocon chiedono: Cosa ci vogliono fare con gli 81 mln di euro previsti dall’accordo di programma? 
(MeridianaNotizie) Roma, 27 settembre 2013 – Giornata dura per il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che si è recato oggi a Frosinone per partecipare a una conferenza sul lavoro. Peccato che Frosinone è una delle province maggiormente colpite dalla crisi e di lavoro se ne vede ben poco. “Il diritto al lavoro non è uno scherzo, non ci servono spettacoli, ci servono risposte”. “Dopo aver lavorato 17 anni ci mettono avanti chi lo fa da 5 mesi”. “Il vostro debito non devono pagarlo i lavoratori”.
Sul piede di guerra, i lavoratori precari della Multiservizi di Frosinone, si sono fatti trovare nel primo pomeriggio di fronte all’ingresso della Camera di Commercio della città dove era atteso Zingaretti. Il presidente della regione insieme gli assessori regionali al Lavoro, Lucia Valente e Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive ha partecipato alla conferenza dal titolo: “Fondi Europei per le Imprese. È una Regione che li usa bene”. “I lavoratori Videocon insieme a tutti gli altri, sono costretti a partecipare a queste manifestazioni. Ci chiediamo: Cosa ci vogliono fare con gli 81 mln di euro previsti dall’accordo di programma? Vigileremo perché vengano investiti per far ripartire l’economia a Frosinone e perché il 25 per cento dei precari devono essere assunti”, ha dichiarato Gino Rossi, ex lavoratore Videocon.
La contestazione è rivolta soprattutto al sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani: “Frosinone, l’unica frana è Ottaviani”. “Esternalizza 11 servizi con una botta sola per favorire chi l’ha aiutato in campagna elettorale”. Dopo essersi rivolti “a tutti, per liberarsi dalla Giunta Ottaviani”, così hanno dichiarato, i precari della Multiservizi hanno chiesto di incontrare Nicola Zingaretti. Sceso dalla macchina, il governatore ha provato ad avvicinarsi, ma i manifestanti hanno iniziato a urlare esasperati: “Ci avete abbandonati”, a quel punto, il presidente, non vedendo un’apertura al dialogo, se n’è andato dicendo: “Allora arrivederci”. I lavoratori hanno cercato di seguirlo e, tra urla e qualche spintone, sono stati fermati dalle forze dell’ordine.
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